Novembre - MESE del BuonCibo: dai 50 cibi del futuro alle tavole italiane

Arriva a novembre BuonCibo:

il viaggio promosso da Knorr verso un futuro più

buono, sano e sostenibile


Metti insieme 50 ingredienti del futuro, sostenibilità q.b. e un pizzico di creatività. Ed ecco che la ricetta del BuonCibo è servita!

Parte nel mese di novembre con tante iniziative e novità BuonCibo di Knorr, il progetto tutto all'italiana per contribuire a promuovere nuovi modi di mangiare e cucinare, per un futuro del cibo più sano e sostenibile.


Il progetto parte dalla constatazione che, ad oggi, soltanto 3 ingredienti forniscono il 50% del fabbisogno calorico nel mondo, solo 12 coltivazioni e 5 specie animali rappresentano il 75% di ciò che mangiamo.


L'obiettivo è fornire delle soluzioni concrete per poter avere un impatto, all'insegna di una alimentazione più varia, a base più vegetale e fondata su scelte più sostenibili.


Il cibo è per gli italiani un modo per prendersi cura del proprio benessere nel presente ed è sempre più al centro delle preoccupazioni sul futuro. Siamo sempre più consapevoli che le scelte che pensiamo di fare oggi in merito al cibo possano avere un impatto sul nostro futuro.


Il programma offre quindi consigli pratici e nuovi prodotti per raggiungere questo obiettivo, in linea con le preferenze degli italiani.


Al centro del programma c'è il grande progetto realizzato da Knorr in collaborazione con il WWF e con il Dott. Adam Drewnowski, Direttore del centro di Salute e Nutrizione pubblica presso l'Università di Washington, "50 Future Foods" per l'individuazione dei 50 cibi del futuro da integrare nella nostra dieta quotidiana. Si tratta di alimenti alternativi vegetali più o meno noti, ideali per arricchire la nostra alimentazione aumentando l'apporto di sostanze come vitamine e antiossidanti e fornendo fonti di proteine alternative.


I 50 alimenti sono una combinazione tra ingredienti conosciuti, sebbene poco consumati, come semi di sesamo, fiori di zucca e farro e ingredienti meno noti a livello globale come fonio, particolari tipi di alghe e cactus. Ciascuno è stato selezionato in base al proprio valore nutrizionale, all'impatto ambientale, al gusto, all'accettabilità e alla potenziale accessibilità e convenienza. Alcuni ingredienti hanno rese più elevate rispetto ad altri e una gran parte di questi resistono a difficili condizioni meteorologiche e ambientali, il che significa che potrebbero essere preziosi di fronte alla crescente incertezza climatica. Ognuno ha una storia da raccontare.

Una gran parte di questi 50 cibi che aiuteranno a salvaguardare il pianeta sono facilmente reperibili in Italia come ad esempio: ceci, noci, lenticchie, farro, spinaci, bietole, fagioli, semi di sesamo, fiori di zucca.


Il rapporto di WWF e Knorr, oltre che questa dettagliata selezione, suggerisce inoltre tre cambiamenti fondamentali per raggiungere l'obiettivo comune di avere una popolazione mondiale e un pianeta più sano:

  1. Maggiore varietà e una maggiore quantità di verdure;

  2. Altre fonti di proteine a base vegetale;

  3. Più varietà nei tipi di cereali e di altre fonti di carboidrati


Da questo nasce il programma italiano "BuonCibo", studiato per offrire ai consumatori italiani un'idea di alimentazione alternativa, più rispettosa dell'ambiente, più sana e altrettanto stimolante per il gusto.


"BuonCibo rappresenta la declinazione italiana di un impegno globale del brand che nasce dalla consapevolezza che i veri cambiamenti per proporre un futuro alimentare migliore per noi e per il nostro pianeta debbano essere guidati da aziende come Unilever e brand come Knorr che, arrivando ogni giorno nelle case di milioni di persone possono impattare concretamente sul futuro. BuonCibo, quindi, per noi non rappresenta un traguardo, ma l'inizio di una nuova era all'insegna della ricchezza del gusto sano e sostenibile, perché il gusto può rendere questo mondo migliore" commenta Barbara Cavicchia, Marketing Director Food&Beverage.

"L'impegno in questa direzione coinvolge anche Unilever Food Solutions, la divisione dedicata al foodservice di Unilever. In particolare, con Knorr Professional e con le nuove insalate di cereali Smartfood stiamo lavorando a un concetto nuovo di nutrizione e naturalità, anche nel fuori casa. In questo modo rispondiamo a una crescente domanda da parte degli chefs, nostri interlocutori privilegiati, di prodotti facili da gestire in cucina e che siano nello stesso tempo ben bilanciati da un punto di vista nutrizionale. Per noi è fondamentale essere sempre vicini al mondo professionale e alle loro esigenze, ragione per cui da quattro anni collaboriamo a stretto contatto con la Federazione Italiana Cuochi tramite eventi formativi gratuiti, partnership, ricettari, tutto sotto la piattaforma Food Art". Afferma Claudia Trazza, Managing Director Grecia & Italia Unilever Food Solutions.

Amaranto, quinoa, ceci, farro, grano saraceno: sono solo alcuni degli ingredienti che Knorr ha già inserito nelle sue nuove ricette e che oggi sembrano di uso comune ma sui quali c'è ancora molta confusione e disinformazione. Basti pensare che da una ricerca realizzata dal Centro di Ricerche Unilever emerge che nell'ultimo anno sono state effettuate dai consumatori oltre 500 mila ricerche su falsi miti, idee sbagliate e dubbi su vegetali e frutta.


L'analisi ha guidato Knorr a sviluppare le basi per l'implementazione del programma BuonCibo. Emerge, ad esempio, come gli italiani stiano diventando sempre più interessati al tema della sostenibilità alimentare: le ricerche in questo settore risultano essere aumentate dell'8% nell'ultimo anno. Il maggior numero di ricerche circa gli ingredienti avviene durante il loro naturale picco di stagionalità. Gli abitanti del nord Italia e del Lazio sembrano essere i più curiosi, i picchi di ricerca sugli ingredienti del futuro arrivano da loro, con qualche eccezione su alimenti specifici come i pomodori gialli, le bietole, le fave e le noci che vengono invece ricercati maggiormente al Sud. È possibile desumere che, in linea generale, le ricerche degli ingredienti riflettano la loro localizzazione nel territorio.

Italiani poco curiosi o troppo legati alle tradizioni regionali?

In realtà, dalla ricerca si palesa una grande curiosità nei confronti dei nuovi ingredienti che poi, però, non si trasforma in sperimentazione e quando si tratta di cucinare ci si affida a ricette e ingredienti della tradizione. Nemmeno un accenno alla volontà di mixare i cibi del futuro alle ricettazioni più tradizionali. Allora come invogliare e incoraggiare ad un approccio al cibo più aperto, più vario e più orientato al futuro?

"Serve fare cultura ed educazione alimentare per promuovere scelte sempre più consapevoli rispetto al nostro benessere e a quello dell'ambiente! Il primo passo può cominciare dalla nostra dieta quotidiana. L'obiettivo non deve essere adottare un approccio privativo, ma integrare in chiave positiva nuovi ingredienti senza nuocere al pianeta. Parliamo di alimenti gustosi e nutrienti che abbiano un ridotto impatto ambientale. Alcuni di questi per ora hanno una diffusione locale e limitata, ma hanno il potenziale per affermarsi anche in altre parti del mondo" afferma Evelina Flachi, Nutrizionista e Specialista in Scienza dell'Alimentazione.


Ed è proprio per far sì che gli italiani possano integrare concretamente i cibi del futuro nella loro alimentazione che il programma BuonCibo di Knorr ha individuato fra i 50 Future Foods, quelli più vicini alle loro abitudini alimentari.

IL MESE DEL BUONCIBO

È il nuovo appuntamento annuale proposto da Knorr, in cui ci si propone di fare il punto, riprendere la conversazione e attivare programmi di informazione e divulgazione attorno al BuonCibo.

Quest'anno sono previste un insieme di attività di "partenza" che si concretizzeranno nel mese di novembre, mese scelto per inaugurare questo progetto.

Cosa succede a novembre?

Knorr svelerà i "Consigli del BuonCibo", suggerimenti pratici redatti insieme alla Nutrizionista Partner Evelina Flachi, con l'obiettivo di fare chiarezza in merito a ciò che è BuonCibo, uno stile alimentare per contribuire al proprio benessere e alla sostenibilità ambientale. Il programma si articola su diversi canali:

  • Sui canali social di Knorr, verranno raccontati i Consigli del Buonibo e proposto come poterli mettere in pratica attraverso nuove ricette

  • Verrà illustrato in che modo i 50 ingredienti del futuro contribuiscono in modo positivo al nostro benessere e all'ambiente

  • Si offriranno risposte insieme ad Evelina Flachi alle curiosità dei consumatori, su nuovi ingredienti, benefici per la salute, integrazione nella dieta

  • Attivazione di nuovi canali e-commerce per comunicare il programma in abbinamento ai prodotti Knorr: da novembre aprirà anche il primo store virtuale di Knorr BuonCibo su Amazon, oltre a diverse collaborazioni con altri partner digitali.

  • Informazione e coinvolgimento degli italiani direttamente nei migliori punti vendita durante tutto il mese di novembre per veicolare questa filosofia, all'insegna di uno stile alimentare più orientato al benessere, con omaggi e operazioni a premio studiati ad hoc


Per Knorr, questo è solo l'inizio di un viaggio verso un mangiare sempre gustoso ma più sano e sostenibile, che prenda in considerazione il benessere personale, fisico e mentale, ma anche etico e ambientale.


Knorr.it


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