Il CBD contro lo stress


 Il CBD contro lo stress

Nella società di oggi lo stress è diventato uno dei problemi più gravi, fin troppo spesso correlato al benessere e al suo perseguimento e ogni anno rovina la vita a tantissime persone. In molti si trovano a cercare rimedi e soluzioni che se non altro rendano meno gravosi gli effetti dei problemi legati allo stile di vita moderno, come quelli correlati al lavoro al computer.

Sempre più spesso però si trovano in rete notizie e indicazioni confortanti che aprono un po' di speranza, per chi soffre di problemi legati allo stress, perché propongono rimedi naturali e senza controindicazioni.

Combattere stress e ansia col CBD

Insonnia, nervosismo, perdita di concentrazione al lavoro r un generale senso di affaticamento sono solo tre fra i sintomi più noti che si possono ricondurre a situazioni di stress e che se vengono trascurati possono aggravarsi. Da molti studi risulta come quasi 80% della popolazione europea, nel corso di un anno, abbia subito effetti più o meno gravi legati allo stress.

Se da un lato fino a poco tempo fa si preferivano i rimedi farmacologici, adesso la tendenza punta molto di più verso soluzioni naturali, più compatibili e con meno controindicazioni, che in molti casi si sono rivelate decisamente più efficaci delle controparti di sintesi.

Ne è un esempio il CBD, l'olio di cannabis che viene ricavato con processi di spremitura a freddo da piante che presentano un tenore di tetraidrocannabinolo, una sostanza attualmente illegale, estremamente bassi e in alcuni casi praticamente nulli.

Molti hanno iniziato a utilizzare l'olio di CBD per contrastare gli effetti più gravi dello stress, come gli attacchi di panico e i dolori muscolari persistenti o improvvisi.

La sostanza è di origine completamente naturale e priva di controindicazioni note. Attualmente i suoi effetti sono ancora in fase di esplorazione, perché negli studi condotti fino ad ora sono state individuate soltanto una parte delle sue proprietà per l'organismo umano e delle possibilità di impiego.

Le persone che hanno fatto uso di olio di cannabidiolo hanno dichiarato di essersi sentite molto alleggerite rispetto a prima, senza però riportare senso di confusione o straniamento.

In tanti, infatti hanno dichiarato che i livelli di concentrazione e focus dopo le prime assunzioni di cannabidiolo salivano, accompagnati da sensazioni positive e un grande senso di calma, anche di fronte a situazioni che fino a poco tempo prima non erano in grado di gestire.

Già da qualche anno molti studi si sono concentrati sulle proprietà del cannabidiolo, come ad esempio quelli riportati sul British Journal of Pharmacology del 2010, che in maniera molto specifica hanno verificato come questa molecola sia in grado di legarsi ad un sistema di recettori presenti naturalmente nell'organismo umano.

Questo è chiamato per l'occasione sistema endocannabinoide, perché si tratta di un gruppo di molecole che si sono sviluppate parallelamente all'assunzione, a partire dalla preistoria, di semi di canapa come fonte di nutrimento.

Dallo studio risulta che questi composti si legano al recettore 5-HT1a chi è responsabile del controllo di un vasto gruppo di neurotrasmettitori tra cuoi non si possono non citare serotonina e dopamina, che sono correlati agli stati di rilassamento e alle sensazioni piacevoli.

A differenza di altre false chiavi, cioè molecole che fungono da attivatori per il recettore, il CBD ha la proprietà di presentare un tempo di rilascio più lungo, questo significa che assunzioni molto moderate consentono di mantenere la sensazione per lunghi periodi, con il vantaggio di non dover incrementare i dosaggi. Cosa che invece non accade con gli psicofarmaci e altre molecole di sintesi.

Il sistema endocannabinoide è quello che si lega tra l'altro anche al tetraidrocannabinolo, la molecola più famosa presente nella canapa, ma gli effetti rispetto al CBD sono completamente opposti. Oltre ad essere illegale, il THC genera stati confusionali e difficoltà di concentrazione, mentre il CBD non ha nessun effetto psicotropo, cioè non genera sballo o difficoltà di concentrazione, ma agisce più a livello fisico in maniera molto sottile e poco aggressiva.

L'olio di CBD alleato contro l'ansia e lo stress

Gli effetti positivi del CBD sono noti da tempo, da quando studiando i gruppi di cannabinoidi presenti nella canapa è stato scoperto questa molecola. Allora gli agronomi hanno cominciato a ibridare tra loro le piante, per fare incrementare la sua concentrazione fino a livelli apprezzabili a discapito del THC, che ha sempre costituito un problema sia a livello legale che di gestione degli effetti.

Il CBD si è rivelato molto utile nel trattamento degli stati ansiosi anche in caso di stress post traumatico, aiutando a evitare il generarsi delle spirali mentali che tipicamente si accompagnano alle situazioni difficili da gestire e che spesso sfociano in attacchi di panico.

Il suo effetto è praticamente immediato, perché dopo alcuni minuti dall'assunzione si comincia a sentire un senso di generale di rilassamento, ma non di stanchezza e i problemi tendono a ridimensionarsi nella percezione del singolo.

Sono stati effettuati test che hanno messo in evidenza come l'assunzione di CBD aiuti a recuperare pace, serenità e tranquillità, ma soprattutto riprendere i normali cicli del sonno, anche nel caso di problemi cronici.

Il suo impiego si è rivelato molto utile nel trattamento di tremori di origine neurologica ed è per questo che sempre più studi clinici si sono rivolti verso il CBD come soluzione, cercando di determinare se questa molecola possa essere effettivamente utilizzata per porre rimedio a malattie molto gravi.

Ci sono delle controindicazioni per il CBD?

Dagli studi clinici effettuati fino ad ora, risulta che la molecola è perfettamente compatibile con l'uso umano, anche su tempi molto estesi, senza significative variazioni della fisiologia o altri problemi.

In sostanza a quanto risulta non ha effettive controindicazioni e può essere utilizzata praticamente chiunque, perché oltretutto si tratta anche di un principio attivo con un'incidenza allergenica estremamente bassa.

Un impiego estensivo di CBD può però condurre ad alcune situazioni che per soggetti particolari possono risultare non del tutto desiderabili come un certo senso di secchezza delle fauci, un notevole incremento dell'appetito e in alcuni casi sonnolenza, in particolare se l'assunzione avviene a fine giornata.

Si tratta però di effetti che possono essere calibrati semplicemente regolando il dosaggio, anche perché è possibile assumere il CBD anche in quantità molto ridotte, traendone in ogni caso benefici.

Di solito all'inizio del ciclo di assunzioni di estratto a freddo di cannabidiolo conviene partire dal dosaggio minimo, riportato sulla confezione, e legato principalmente alla concentrazione di principio attivo nella titolatura e salire progressivamente, fino a quando il rapporto tra benefici e effetti collaterali diventa ottimale.

Dove di trova il CBD

Il CBD viene estratto con metodi erboristici direttamente dalla cannabis, la stessa pianta che in altre strain viene coltivata per la produzione di THC. Per la normativa italiana ed europea attualmente vigenti, i livelli di cannabinolo devono trovarsi al di sotto di una soglia massima che può essere garantita soltanto da canapai e laboratori professionali.

Il modo migliore per acquistare estratti di olio di CBD con concentrazioni differenti, almeno in Italia, è quella di rivolgersi ad alcuni shop on-line tra cui ad esempio Justbob.it che opera da molti anni in questo settore.

Il sito è in grado di fornire olio di primissima qualità proveniente da coltivazioni controllate e biologiche, dotate di tutte le certificazioni necessarie per l'uso umano e soprattutto con l'assoluta garanzia che i livelli di cannabidiolo siano quelli riportati nella titolatura, mentre quelli di cannabinolo siano decisamente al di sotto delle soglie di legge.

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