Nanomnia da ottobre online sulla piattaforma di equity crowdfunding BacktoWork24


Nanomnia, da ottobre online sulla piattaforma di equity crowdfunding BacktoWork24, coglie le grandi sfide dell'agricoltura contemporanea

 

L'innovativa start up nel campo delle bio e nanotecnologie punta all'agritech, il cui valore di mercato nel mondo è stimato in 65 miliardi di dollari, e lancia una campagna di crowdfunding.


Nanomnia, start up innovativa nel comparto delle bio e nano-tech - accelerata da The Start up Training, Trentino Sviluppo, Unicredit Start lab, Bio4Dreams - ha sviluppato una tecnologia del tutto naturale, biodegradabile e biocompatibile per incapsulare principi attivi e veicolarli in maniera specifica ai tessuti biologici. Per applicare in modo concreto la tecnologia messa a punto, Nanomnia ha lanciato da pochi giorni una campagna di crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork24.

L'obiettivo minimo di raccolta è di 100mila euro mentre la valutazione pre-money è stata stimata in 4 milioni di euro a fronte di un ticket minimo di 500 euro.

 

Grazie alla trasversalità della tecnologia sviluppata, Nanomnia punta ad espandersi in differenti settori commerciali i cui clienti target sono rappresentati da aziende che producono: agrofarmaci, fertilizzanti e biostimolanti; farmaci e dispositivi biomedici; nutraceutici, integratori alimentari e probiotici; cosmetici e dermocosmetici.

 

L'organismo umano presenta residui crescenti di farmaci, agrofarmaci e microplastiche derivati da un impiego eccessivo di queste sostanze, secondo modalità poco selettive e con effetti collaterali tossici e dannosi.

La tecnologia messa a punto da Nanomnia si prefigge di veicolare tali composti in maniera specifica nello svolgimento della loro azione per conferire stabilità ai principi attivi; aumentare la specificità e l'efficacia del trattamento; diminuire fino a 10 volte la dose di prodotto utilizzato, con conseguente riduzione del costo di produzione; ridurre gli effetti da sovradosaggio per i tessuti biologici, suolo, acqua… 

Il primo settore di applicazione di questa tecnologia è l'agritech – mercato da 65 miliardi di dollari nel mondo (fonte Philips McDouglas 2018) - dove il bisogno di innovazione è particolarmente urgente.

Basti pensare che il 34% del cibo sulle tavole europee è contaminato da residui di pesticidi, insetticidi ed erbicidi (fonte: Dossier Legambiente Marzo 2019).

"Mai come oggi si sente forte il bisogno di innovazione - sottolinea Marta Bonaconsa, Ceo di Nanomnia – con particolare riguardo a tutto ciò che concerne l'ambiente e la nostra salute. Veniamo da decenni di consumo sconsiderato di suolo, aria, acqua, pensando che siano risorse infinite. Non è così e il conto lo stiamo pagando noi e le generazioni che seguiranno. Per questo abbiamo scelto il settore dell'agritech come primo campo di applicazione della tecnologia da noi messa a punto".

Il piano industriale di Nanomnia prevede lo sviluppo di prodotti incapsulati che intervengono su obiettivi di cruciale importanza per l'agricoltura:

 

•                Riduzione della cimice asiatica

•                Terapia su ulivi infestati da xylella

•                Acaricida innocuo per le api

•                Biostimolanti e fertilizzanti naturali

•                Antizanzare naturale

•                Anti-botrite e peronospora sulla vite

 

La campagna, cominciata il 4 ottobre, chiuderà il 18 novembre.

Nanomnia cerca investitori fortemente motivati a sostenere questo ambizioso progetto, che credano fermamente nelle potenzialità delle bio e nanotecnologie quali strumenti abilitanti che valorizzano e amplificano i processi e i progressi della Ricerca.


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