"Gioielli di Gusto"

                                                                      
  COMUNE DI MILANO | CULTURA
presenta la mostra

GIOIELLI DI GUSTO
Racconti fantastici tra ornamenti golosi
ideata da
Mara Cappelletti
a cura di
Maria Canella, Mariateresa Chirico, Anty Pansera
Allestimento di Alejandro Ruiz

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
Via Sant'Andrea 6 Milano

fino all'8 dicembre 2015


Nell'ambito dei numerosi eventi di milanesi prosegue con successo di pubblico e di critica la mostra "Gioielli di gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi" ideata da Mara Cappelletti, insegnante di storia del gioiello, con allestimenti di Alejandro Ruiz, designer di fama internazionale, e curatrici di grande esperienza e preparazione come Maria Canella, Mariateresa Chirico e Anty Pansera. 

Aperta fino all'8 dicembre  al primo piano dello storico Palazzo Morando di Via Sant'Andrea 6, la mostra  milanese è il punto di incontro fra i mondi del gioiello e del cibo.  

Sono esposti ben  200 affascinanti pezzi d'autore, in un fantastico mix di gioiello, bijou, accessorio e abito, per una riflessione, sia seria, che surreale o fantastica, sul rapporto tra cibo e ornamento. 

Gioielli di gusto  è un evento promosso da Comune di Milano Cultura, Direzione Musei Storici con DS Comunicazione – Gabinetto del Sindaco e prodotta dall'Associazione Memoria e Progetto, in collaborazione con Università degli Studi di Milano, la Scuola Professionale Galdus; Cooperativa Cooro,  con il patrocinio di Associazione Orafa Lombarda e CIBJO The World Jewellery Confederation. 

Sponsor e partner tecnici della mostra sono Daca Vetrina d'Autore, Daya, Ferrari Group, FPE  e una selezione di produttori di "gioielli da gustare italiani" selezionati da Orchestra Italian Lifestyle come  Acetaia Malpighi, La Fiorita Franciacorta, Chiarieri, Dolci Libertà, Azienda Agricola Battista, La Fraiola, Feudo delle Ginestre. 

Tra le molte interpretazioni del cibo, tema di Expo 2015 non manca a Milano quella del gioiello. Gli alimenti, grazie al loro significato beneaugurante di ricchezza e promessa di vita, percorrono la storia del gioiello, dagli ornamenti più antichi a quelli contemporanei  e le culture vicine e lontane, dalla Grecia Antica alla Cina del XVIII secolo. 

Uva, melograni, ananas, fragole, ma anche frumento, baccelli di pisello, funghi, pomodori, pasta, pesci, granchi, uova e selvaggina, per non dimenticare tutto il settore dei drink, suggerito in maniera più o meno sfiziosa da anelli da cocktail oppure oggetti maschili come i gemelli da polso. 

Le forme e i colori delle delizie della tavola ispirano da sempre gioiellieri e stilisti di moda, così, grazie all'arte orafa e alla fantasia, il cibo, svincolato dalla sua funzione nutritiva, si è trasformato nel tempo in un oggetto che traccia una storia allegra, divertente e ironica del gioiello. " Il tema degli alimenti" – spiega Mara Cappelletti - è proposto in maniera ricorrente negli ornamenti. 

Se il riferimento è quello 'alto' dei gioielli più preziosi, moltissimi sono i bijoux vintage, quelli contemporanei e quelli della moda che interpretano in modi diversi il tema gourmand. Con questa mostra abbiamo voluto rappresentare tutti questi mondi che, sempre più spesso,  prendono ispirazione l'uno dall'altro. Grazie all'appassionato lavoro di ricerca compiuto dalle curatrici, siamo in grado di proporre una serie di racconti fantastici che accomunano il piacere estetico a quello del gusto". 

In un percorso fantastico, suggerito dall'allestimento ideato da Alejandro Ruiz, utilizzando le teche di DACA vetrina d'autore, la mostra si snoda in un percorso che conduce il visitatore tra gli ornamenti più golosi, attraverso quattro aree distinte. 

Gioielli di gusto mette in evidenza due vere passioni milanesi: la moda e il gusto per le cose buone. 

Atelier, concept store, negozi del lusso, musei ma anche grandi ristoranti e i loro chef, fanno parte del tessuto culturale della città che attira da sempre gli  appassionati di "gioielli da gustare". 

Per questo la  mostra è stata realizzata anche grazie all'apporto di Orchestra Italian Lifestyle che ha selezionato alcune aziende eccellenti come Acetaia Malpighi, La Fiorita Franciacorta, Chiarieri, Dolci libertà, Azienda Agricola Battista, la Fraiola e il Feudo le Ginestre. 

"Il fine ultimo di Orchestra è far conoscere ciò che di buono le aziende italiane, spesso di piccole dimensioni, sanno fare e come lo fanno! Sia in Italia che all'estero – dice il mentore Giacomo Maggiaro -  che continua: "In occasione della mostra abbiamo  pensato a una serie di "gioielli da gustare" che sono già disponibili  nei luoghi di culto per veri intenditori come all'Enoteca Cotti in Via Solferino e il concept store della Scuola di cucina Teatro 7 all'Isola. Le loro storie affascinano come quelle dei gioielli golosi selezionati da Mara Cappelletti per la mostra. Sono esempi di passione, intuizioni imprenditoriali e gusto nel far bene.

L'Acetaia Malpighi dal 1850 sorveglia e protegge il suo inestimabile tesoro: quasi 3.000 botti dove indugia ed invecchia placidamente il vero Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, un tesoro che solo chi conosce da vicino può portare nel cuore. Era il 1850, infatti, quando Pietro Malpighi - prima generazione – avviò le prime batterie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena nella soffitta di casa, alle porte di Modena. Pietro, poi Augusto, Nonna Maria (ancora in vita nei suoi splendidi 89 anni), Ermes e oggi Massimo: cinque generazioni che si sono trasmesse tutti i segreti per ricavare dall'uva questo prezioso "elisir", cinque generazioni unite dalla passione, dalla dedizione verso una tradizione che da oltre 160 anni è stata condotta fino ai giorni nostri. Cinque, per non dire sei, dato che ai figli Leonardo e Lorenzo l'attuale Presidente di Acetaia Malpighi, Massimo Malpighi ha già dedicato due batterie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, portando avanti ancora una volta la tradizione di famiglia. 

L'Azienda Agricola La Fiorita Franciacorta nasce invece nel 1973 ad opera di Paolo Bono che, lasciata la terra di Ome per due decenni, ritorna in Franciacorta, impianta il primo vigneto e realizza la prima struttura, situata tra verdi e dolci colline di questo meraviglioso territorio. Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione dei familiari, La Fiorita si evolve ampliando le attività, nascono gradualmente l'allevamento bovino, la Cantina, l'Agriturismo, gli alloggi ed infine la Fattoria Didattica. 

Le prime Bollicine de La Fiorita vengono prodotte nei primi anni 2000, riscontrando un immediato successo. Attualmente l'Azienda coltiva 10 ettari di vigneto producendo otto tipologie di Franciacorta. Altri Gioielli da gustare sono quelli della famiglia Chiarieri. Da un secolo la famiglia Chiarieri si dedica completamente alla coltivazione di vigneti e oliveti ed alla trasformazione dei prodotti che se ne ottengono, sposando l'idea di creare vini ed olii in perfetta armonia con il territorio di provenienza, in maniera da non alterarne le caratteristiche organolettiche. 

Per comprendere appieno la filosofia della famiglia Chiarieri bisogna essere dei sognatori, ma con i piedi per terra. Solo chiudendo gli occhi si riesce ad immaginare la splendida collocazione ambientale che ospita la meravigliosa realtà aziendale: tra le morbide colline pescaresi, basta fare un giro su se stessi per scorgere la maestosità della catena appenninica abruzzese da una parte, per provare la sensazione di infinito del Mare Adriatico dall'altra. 

La famiglia Chiarieri cura personalmente la produzione che rappresenta perfettamente il territorio con una selezione di vini di eccellenza: Montepulciano, Pecorino e Passerina, oltre una interessante linea di spumanti totalmente lavorati all'interno dell'azienda. Dolci Libertà è un laboratorio di cioccolateria e pasticceria creato nell'ottobre 2010 all'interno della Struttura Carceraria di Busto Arsizio che impiega nei processi produttivi i detenuti appositamente formati. 

La qualità dei suoi prodotti ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali ed è garantita dell'impiego di materie prime selezionate con grande cura e dalle tecniche di lavorazione all'avanguardia, incluso il moderno impianto di produzione dei tradizionali panettoni milanesi. La selezione dei Cru di cioccolato, la pralineria ed una vasta produzione di tavolette da degustazione fanno di Dolci Libertà una moderna realtà che ha realizzato la giusta combinazione di ingredienti eccezionali ed il profilo etico e sociale del progetto. Azienda Agricola Battista  nasce nel 1968 nel territorio di Doganella di Ninfa, nel sud del Lazio, nel cuore di luoghi densi di storia medioevale e sulla via delle vicine Abazie  cistercensi. 

Con l'arrivo di Franca Battista alla direzione dell'azienda, la produzione viene convertita verso il biologico per la produzione di grano, olio e frutta. Dal 2008 è iniziata la trasformazione di queste materie prime in prodotti naturali e genuini, della pasticceria secca e delle confetture, utilizzando metodi artigianali, riscoperti attraverso una ricerca di ricette storiche della città medioevale di Sermoneta. 

La Fraiola nasce nel dicembre del 1985 ad Avezzano in Abruzzo, capoluogo della Marsica. Nel 2007 l'azienda si è ampliata, investendo in ricerca e tecnologia e realizzando un moderno laboratorio di produzione per pasta fresca e secca che utilizza le più innovative tecniche di produzione fino ad arrivare al mono processo per la produzione della pasta. 

Attraverso questa nuova tecnologia è possibile ottenere sfoglie di pasta di spessore variabile solamente attraverso uno o due passaggi, in modo da salvaguardare le qualità delle materie prime e favorire la maggiore tenuta di cottura, maggiori qualità organolettiche e assenza di collosità. In questi ultimi anni La Fraiola ha avviato una selezione di ingredienti tipici del territorio, quali il tartufo, lo zafferano e la carota nera IGP di Avezzano, realizzando interessanti combinazioni di sapori con la pasta artigianale. 

Feudo delle Ginestre rappresenta la massima espressione della produzione a chilometri zero. Il laboratorio è situato al centro dell'azienda agricola in cui viene coltivata la frutta e gli ortaggi che sono trasformati in gelatine, confetture e marmellate. La cura nella coltivazione, l'alta percentuale di frutta utilizzata e l'utilizzo di ricette antiche, rendono i prodotti di Feudo delle Ginestre degli autentici piaceri per il palato" - racconta entusiasta Giacomo Maggiaro.

Il viaggio alla scoperta dei cibi che hanno ispirato le creazioni più straordinarie non finisce qui. Dopo l'anteprima milanese, Gioielli di gusto inizierà un percorso itinerante che partirà dal Brasile nel marzo 2016. Successivamente la mostra approderà negli Stati Uniti, in un itinerario ancora da definirsi ma che toccherà alcune fra le città più importanti, per poi proseguire nel mondo. 

La mostra è divisa in diversi temi:
IL GUSTO DEI GIOIELLI: la sezione dedicata ai gioielli veri propone la creatività dei grandi gioiellieri declinata al tema del cibo con bellissimi oggetti ottocenteschi appartenenti alla collezione De Marchi ed esemplari Art Déco e degli anni '30 e '40 tra cui pezzi storici di Mauboussin, si prosegue con pezzi degli anni '50, '60 e '70, per concludere con i contemporanei, dei quali – alcuni – realizzati proprio in occasione della mostra. La sezione ospita anche due gioielli dalla storia originale, i ciondoli - realizzati da Rosamaria Venetucci per Didoni Pietre – che riproducono per forma e dimensioni la pralina vincitrice del World Chocolate Masters nel 2013. 

IL GUSTO DELLA MODA: le ispirazioni gastronomiche non mancano nella moda che spesso ricorre a frutti, gelati, dolci, bacche, pasta e persino uova per dare forma ai bijoux più divertenti. Moschino, Ferrè, Missoni, Marras, Krizia si sono rifatti al tema 'cibo' per realizzare le loro creazioni così come le protagoniste della fashion jewellery Ayala Bar, Mary Frances, Yvone Christa New York, Ornella Bijoux, Vitussi Bags con le sue borse in ficodindia . Tra i pezzi ospitati in mostra non solo bijoux di moda ma anche borse e abiti, senza dimenticare orologi con quadrante a forma di peperone o cinturini-pancetta. 

IL GUSTO CONTEMPORARY: la sezione presenta una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie, inerenti al tema, tra i più interessanti del panorama italiano e internazionale. La sezione ospita 15 designer il cui lavoro è caratterizzato dalla sperimentazione e dalla ricerca su forme e materiali: dal pane smaltato di Annalisa Cocco al pane bruciato di Nicoletta Frigerio, dal lichene di Eleonora Ghilardi ai charms che valorizzano i piatti tipici delle regioni italiane di Gioielli DOP, dal recupero di materiali e oggetti di Franca Goppion di  Fragolab e Veronica Guiduzzi al lavoro di astrazione di GUM e Giorgio Gurioli, dai cioccolatini in vetro di Elena Rosso a quelli in carta di Angela Simone, dalle originali e divertenti creazioni di LaHormiga e Barbara Uderzo ai bracciali in sughero di Tappo's, per finire con due artisti internazionali, la giapponese Norihito Hatanaka che crea gioielli in plastica incredibilmente somiglianti a piatti reali e l'israeliana Yael Friedman affascinata dalla possibilità di creare gioielli innovativi in materiali insoliti come frutta e altri vegetali essiccati.

IL GUSTO VINTAGE: questa sezione  ospita una serie di bijoux appartenenti al periodo compreso dalla prima metà dell'Ottocento fino agli anni Novanta, con pezzi di Trifari, Boucher e Sharra Pagano per giungere alle collezioni storiche di Fendi, Ferré e Lagerfeld. La sezione conta numerosi pezzi della prestigiosa collezione di Deanna Farneti Cera oltre che della collezione Demaldè, grazie alla quale si è potuto realizzare anche uno spazio dedicato all'uomo – GENTLEMAN'S CORNER – con una selezione di gemelli da polso che propongono soggetti di caccia e pesca, o elementi della cucina o ancora birra e Coca-Cola.
La mostra ha come media partner L'Orafo Italiano, E' Italia, UnPOxExpo e Emobile.

Per maggiori informazioni:
   

SCHEDA MOSTRA
"GIOIELLI DI GUSTO. Racconti fantastici tra ornamenti golosi"
Ideata da Mara Cappelletti
a cura di Maria Canella, Mariateresa Chirico, Anty Pansera
Allestimento di Alejandro Ruiz
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant'Andrea 6, primo piano, spazi espositivi - Milano
18 settembre – 8 dicembre 2015
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.30
Lunedì il museo è chiuso

BIGLIETTO MOSTRA  + COLLEZIONI DI PALAZZO MORANDO

€ 12 intero / € 8 ridotto (studenti fino ai 25 anni, over 65)
bambini fino ai 12 anni gratis

Martedì dalle 14.00 e la prima domenica di ogni mese: € 7 intero / € 4 ridotto

1 commenti

  1. Wow, dev'essere davvero una mostra originale, mi piacerebbe poterci andare! Anche solo per vedere il pane bruciato o smaltato! ^-^
    Buon martedi :*
    www.milleunrossetto.blogspot.it

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