BUN NELLA PRIMA COOK ROOM ITALIANA DI GLOVO

BUN NELLA PRIMA COOK ROOM ITALIANA DI GLOVO

L'HAMBURGERIA ABNORMAL, DOPO IL SUCCESSO DEL FAST RESTAURANT DI ARESE, ARRIVA A MILANO NEL RIVOLUZIONARIO PROGETTO DI CUCINA IN OUTSOURCING

A partire da aprile sarà possibile provare un'esperienza di gusto abnormal ordinando direttamente dalla app Glovo

Forte di oltre 20 mila panini venduti a soli due mesi dall'apertura del suo primo fast restaurant ad Arese presso "Il Centro", Bun, il nuovo format di hamburgeria sostenibile, sceglie Glovo e la sua prima Cook Room italiana a Milano per dare, letteralmente, un assaggio del suo menu ai cittadini, in attesa di portare la sua insegna anche sulla piazza meneghina.

Bun, insieme ad altri partner del mondo della ristorazione, potrà beneficiare del nuovo format di cucina in outsourcing che, dopo il fortunato debutto all'estero, sbarca in Italia cambiando ancora una volta il segmento del food delivery a beneficio sia dei partner coinvolti che del cliente finale.

Le Cook Room, infatti, sono spazi equipaggiati con cucine professionali dotate di ogni utensile e fornitura necessaria agli chef messi a disposizione dai partner che preparano esclusivamente piatti pronti per essere consegnati. Il consumatore ordina, come di consueto, tramite l'app e il corriere di Glovo ritira l'ordine direttamente presso la Cook Room anziché recarsi in un ristorante o in uno store.

"La Cook Room di Glovo fa parte della nostra strategia di ingresso nel mercato milanese in attesa di aprire qui il nostro store: un modo per testare la nostra offerta e di assecondare le richieste di chi chiede di gustare i nostri panini anche in città " ha spiegato Danilo Gasparrini, ceo di Bun.

La partnership con Glovo amplifica, una volta di più, il percepito del brand in termini di innovazione e tecnologia applicata al food (e non solo) che si evince fin dal menu  rivoluzionario di Bun in cui, accanto al tipico hamburger newyorkese cucinato con la tecnica smash, trova posto la versione plant based ovvero il beyond meat, un hamburger 100% proteico e vegetale che, in linea con la filosofia sostenibile del brand, sa – e sembra – di carne senza esserlo. Un prodotto che sta modificando l'approccio tradizionale al cibo – tanto che il 20% dei panini sfornati sono beyond meat- soprattutto per la sua essenza sostenibile, che gli permette di non impattare sul pianeta. Ma le novità di Bun includono anche altro: dal cibo – con il protein burger dalla percentuale minima di carboidrati e con il dog lover menu, una proposta con porzioni di carne dedicate ai 4 zampe- alla sua filosofia tout court, incentrata sul valore della kindness applicata a un fast restaurant.

Un universo variegato, quello che fa a capo a Bun, a cui sarà possibile prendere parte da aprile ordinando tramite l'app di Glovo in attesa di vivere un'esperienza abnormal in uno dei 20 locali che, nei prossimi 3 anni, abnormalizzeranno la Lombardia.




 


 

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