Fondazione Valter Longo - Alziamoci. La nutrizione cambia la vita



 

Alziamoci. La nutrizione cambia la vita

 

Dal 21 al 27 febbraio va in onda sulle reti Rai la campagna di comunicazione sociale della Fondazione Valter Longo per la prevenzione e la cura del cancro attraverso una corretta alimentazione

 

 

La Signora Lucia, seduta, racconta del male che l'ha afflitta oltre dieci anni fa e che si è ripresentato, con una metastasi, dopo sei anni e di come, fino a quel momento, non avesse mai pensato come una corretta alimentazione e un corretto stile di vita potessero contribuire in modo determinante a combattere la malattia e a realizzare il suo sogno: vedere crescere sua nipote.

È questa la campagna di comunicazione della Fondazione Valter Longo che sarà in onda sulle reti Rai dal 21 al 27 febbraio e che è possibile visionare a questo link: https://bit.ly/3oRaVy9

Uno dei pilastri della Fondazione riguarda proprio il supporto alla prevenzione e alla cura delle patologie oncologiche attraverso un regime alimentare e uno stile di vita corretto.

È noto da secoli che ciò che mangiamo può avere un'influenza sulla salute. "Siamo ciò che mangiamo" affermava il filosofo tedesco Feuerbach già a metà dell'Ottocento. Da allora, la ricerca e la divulgazione hanno fatto molti passi avanti ed è sempre più noto che la corretta alimentazione può aiutare a prevenire malattie come diabete, malattie cardiovascolari, autoimmuni, neurodegenerative e anche il cancro. Nonostante i progressi della scienza degli ultimi anni, oggi quasi una persona su due rischia di ammalarsi di tumore. La scienza, nel corso del tempo, è riuscita a ridurre il rischio di malattie mortali come quelle cardiovascolari e molte altre, ma sembra non aver avuto altrettanto successo contro il cancro. Il motivo risiede nel fatto che i tumori sono malattie complesse, in cui le cellule malate si nutrono molto più di quelle sane, soprattutto quando attaccate dalle terapie standard. Oltre a contribuire alla prevenzione delle malattie più diffuse, tra cui il cancro, l'alimentazione può entrare in campo anche nell'aiutare chi è già affetto da un tumore, migliorandone la qualità della vita.

"La storia di Lucia è un messaggio di resilienza per sconfiggere la malattia, comune a tanti nostri pazienti e rappresenta, soprattutto, un appello: mangiar sano può davvero salvare la vita", dichiara Antonluca Matarazzo, Amministratore Delegato di Fondazione Valter Longo Onlus. "La sana nutrizione – prosegue – e lo stile di vita corretto sono le armi più potenti che abbiamo a disposizione per porre le basi di una longevità sana e l'attività svolta quotidianamente da Fondazione Valter Longo è finalizzata a intervenire direttamente sull'invecchiamento nel corso del tempo, perché potrebbe essere una formula preventiva di molte patologie e fragilità generale più efficace rispetto a quella attuata ora di curare ogni singola malattia al momento del suo apparire".

 

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La Fondazione Valter Longo è nata nel 2017 su iniziativa di Valter Longo, Professore di Biogerontologia e Direttore dell'Istituto di Longevità alla University of Southern California – Davis School of Gerontology di Los Angeles, uno dei centri più importanti per la ricerca sull'invecchiamento e sulle malattie correlate all'avanzamento dell'età dove svolge sia ricerca di base, sia ricerca clinica su nutrizione, genetica e invecchiamento. Lo scopo della Fondazione è quello di portare avanti attività di ricerca e cura in relazione alle problematiche legate all'alimentazione, prendendo come punto di riferimento i regimi alimentari dei cluster di popolazione più longevi e cercando di diffondere una corretta cultura del cibo. Ad oggi, l'attività della Fondazione si basa: sull'assistenza sanitaria a pazienti con gravi problemi di salute e a tutti coloro che si trovano in una condizione economica critica; sull'educazione e sensibilizzazione a bambini, giovani e adulti sul tema della corretta alimentazione; sulla formazione a professionisti sul tema della nutrizione e della longevità sana, sulla base di dati scientifici multidisciplinari.

 

 

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