Agribologna: al via il Progetto F.I.R.O. - fertirrigazione avanzata e sostenibilità per l'ortofrutta



Agribologna, al via il progetto 'F.I.R.O.' 
Fertilizzazione e Irrigazione avanzate in Orticoltura&Frutticultura, per 'andare sempre oltre'.

La visione di Agribologna per un'Orticoltura e una Frutticultura 'smart&green' procede e 'va oltre' grazie ai progetti 'messi in campo' e alla partecipazione dei soci produttori, 
sempre più 'specialisti', tecnici avanzati del settore 'Agritech'. Sonde e lisimetri, 
per un'agricoltura più sostenibile, 'scientifica' e performante, mettendo a punto valutazioni e strategie mirate di Irrigazione e Nutrizione, con particolare riferimento all'analisi della soluzione circolante e fogliare. Fra i risultati attesi: una maggiore conservabilità della frutta nutrita più razionalmente e un contenimento fino al 10% di nutrienti e acqua apportati alle coltivazioni.


Fertilizzazione e Irrigazione sono al centro del Progetto F.I.R.O., lanciato dal Consorzio Agribologna, capogruppo del Gruppo omonimo, fra i leader nella produzione e nella distribuzione di ortofrutta in Italia, in programma fino a fine 2026. Il progetto prende le mosse dalle valutazioni e dalle conclusioni derivanti da FIGARO e dalle progettualità precedenti, realizzate fra il 2022 e il 2024. I produttori di Agribologna sono risultati sempre più motivati a sviluppi ulteriori, in particolare all'analisi della soluzione circolante e fogliare, approccio alternativo a cui si è deciso di dedicarsi dopo avere testato i più avanzati sensori sul mercato per la misurazione dei nutrienti nel suolo. Nello specifico, i soci coinvolti nel progetto F.I.R.O. sono 11 in totale.

Alla base della visione di Agribologna, è centrale la consapevolezza delle sfide cruciali in agricoltura, oggi e per il futuro: i cambiamenti climatici, l'imperativo della sostenibilità e la necessaria razionalizzazione dei costi impongono strategie e azioni mirate e indifferibili. Agribologna investe in fertirrigazione e irrigazione razionale per un'agricoltura più sostenibile, scientifica e performante.

Obiettivi di F.I.R.O.: con F.I.R.O., l'agricoltura si fa sempre più smart. Il progetto vede al suo centro: monitoraggio, analisi e tecnologie avanzate, per ottimizzare irrigazione e nutrizione, risparmiare risorse e incrementare la sostenibilità e la qualità delle produzioni orticole e frutticole. E più in dettaglio:

  • Consentire l'evoluzione di nutrizione e irrigazione delle colture, grazie a sensori e lisimetri
  • Contribuire alla riduzione degli sprechi di risorse (acqua e nutrienti)
  • Proseguire nella formazione degli agricoltori all'uso di tecnologie agronomiche avanzate
  • Ottimizzare la gestione colturale, anche in caso di eventi climatici critici e d'impatto
  • Aumentare resistenza e conservabilità delle produzioni

Le coltivazioni interessate

  • Orticole (caratterizzate da cicli brevi e apparati radicali più contenuti): melanzane, zucchine, cetrioli
  • Frutticole (colture pluriennali caratterizzate da un apparato radicale espanso e profondo): pesche, nettarine, mele, albicocche, kiwi.

Per entrambe le specie vengono prese in esame coltivazioni in terreno. Nello specifico, le colture frutticole sono in pieno campo mentre per quanto riguarda le orticole, melanzane e cetrioli sono in suolo sotto serra e le zucchine in pieno campo.

Il sistema suolo-acqua-radici durante il complesso e quanto mai variabile ciclo di crescita è un mondo a sé. Il mondo con cui dialogano e si confrontano da sempre gli agricoltori. Conoscere esattamente, momento per momento, di cosa necessiti la pianta è fra le sfide più attuali e ineludibili. Così com'è ineludibile poter attestare e condividere fra i soci le prassi più innovative.

"Avvertiamo come necessario e improrogabile condividere con i nostri soci le proposte e i servizi più avanzati, perché il loro ruolo di tecnici specialisti possa consolidarsi giorno per giorno, nel fronteggiare le più varie criticità, spesso repentine e di impatto crescente. È necessario prevedere quanto più possibile gli eventi e strutturarsi per questo con la disponibilità di veri e propri 'pacchetti di servizi e strumentazioni all'avanguardia', mirati a questa complessità sfidante. Investiamo in una valutazione e in una conoscenza sempre più avanzate di quanto accade 'sul campo', in modo che poi le scelte razionali e sostenibili, avvengano di conseguenza, una volta integrate all'esperienza dell'agricoltore. Questo vale per tutte le fasce di età dei nostri soci, tutti ormai molto interessati ai più avanzati sviluppi tecnologici, ma è tanto più vero se vogliamo attrarre e consolidare in questo ruolo i soci più giovani. Per noi si tratta di un percorso necessario e ineludibile, di innovazione, ricerca e sviluppo, di cui ringraziamo tutti i nostri soci." Sono le parole di Franco Linguerri, Presidente Gruppo Agribologna.

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GRUPPO AGRIBOLOGNA con sede a Bologna, è una vera e propria filiera dedicata a gestire tutte le fasi di produzione, lavorazione e distribuzione dell'ortofrutta fresca, assicurando qualità costante, sicurezza alimentare, tracciabilità e cultura del territorio. A custodia della terra le tecniche adottate sono di coltivazione integrata (certificazione SQNPI) e biologica. Ad oggi vede 2.500 clienti nei canali GDO, ristorazione commerciale, collettiva e retail tradizionale, un fatturato consolidato nel 2023 di oltre 260 mln (totale gruppo) e 253 dipendenti, e 35.000 mq di magazzini refrigerati confermandosi come una delle più significative realtà italiane di settore. Le principali società del gruppo sono: Consorzio Agribologna, società capogruppo; CONOR, azienda leader nella distribuzione dei prodotti ortofrutticoli freschi nel canale Horeca con oltre 21 piattaforme attive in Italia e 2 in Europa e ARANDIS società commerciale specializzata nella distribuzione ai canali GDO e Normal Trade. I brand del gruppo sono Fresco Senso dedicato alla frutta fresca di IV gamma, pronta da mangiare e Questo l'ho fatto io, dedicato ai prodotti ortofrutticoli di I gamma confezionati, coltivati dai soci della cooperativa

CONSORZIO AGRIBOLOGNA oggi cooperativa di primo grado, attiva da oltre vent'anni, è nata a Bologna nel 1997, dall'unione di sei cooperative, trasformatasi poi nel 1998 in Organizzazione di Produttori (O.P.). Composta da più di 90 soci, con aziende agricole in sette regioni italiane, 3.200 Ha di superfici fondiarie disponibili; 1.500 ha superficie coltivata a ortofrutta; 760.000 q volumi commercializzati dalla cooperativa. Principali canali di vendita del consorzio sono 50% GDO e 50% Normal Trade. Il Consorzio coinvolge oggi agricoltori attivi in Emilia–Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Calabria, Puglia e Sicilia, garantendo così un prodotto italiano durante l'intero anno. 


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