Montecristi: nuovo polo turistico del nord della Repubblica Dominicana
Il governo dominicano investe anche sull'area nord occidentale dell'isola caraibicaal fine di renderla una nuova meta eco-turistica
Riguarderà anche la provincia di Montecristi, nel nord ovest della Repubblica Dominicana, il piano strategico di sviluppo del governo dominicano al fine di incrementare l'offerta eco-turistica del paese. Il Ministero del Turismo sta infatti lavorando a vari progetti, quali la Ruta del Chivo e l'Expreso Atlantico, per sviluppare e far conoscere quest'area ricca di storia ma anche di bellezze naturalistiche tutte da scoprire.
La "Ruta del Chivo" è un nuovo progetto di sviluppo nella zona che prevederà il miglioramento delle infrastrutture, la creazione di nuovi ristoranti, chioschi e servizi turistici, dove le famiglie locali potranno cucinare piatti tipici con l'obiettivo di valorizzare una risorsa locale, quale il tradizionale stufato di capra, al forno o alla griglia accompagnato da banane bollite, platano verde fritto o yuca.
L'"Expreso Atlantico" è un'autostrada che unirà Montecristi con la città Puerto Plata al fine di rendere più connessa e raggiungibile tutta l'area nord del paese.
Il progetto sarà realizzato con il supporto di imprese locali e importanti aziende motore dell'economia della zona. Questo progetto va ad affiancarsi al recente terminal crocieristico della baia di Maimòn a Puerto Plata che ha contribuito a incrementare il numerosi visitatori nella zona.
I progetti realizzati in questa provincia, dichiarata polo turistico nel 1984, prevedono il collocamento di questa regione come una destinazione eco-turistica per via dell'abbondanza di risorse naturali, paesaggi unici, spiagge mozzafiato e varietà di flora e fauna. Tra le isole caraibiche, la zona detiene il primo posto come destinazione privilegiata per la presenza di uccelli migratori e quindi paradiso per il birdwatching.
La provincia di Montecristi è infatti un'area di grande interesse naturalistico: vanta il 40% della superficie ricoperta da mangrovie di tutta la Repubblica Dominicana e ha un habitat da preservare perché la vegetazione di questi arbusti crea l'ecosistema perfetto per decine di specie floristiche e faunistiche uniche al mondo.
Di grande interesse sono anche i "Cayos Siete Hermanos", sette paradisiaci isolotti, tra i quali Terrero, Monte Grande, Ratas, Muertos, Arenas, Tororu e Monte Chico, completamente circondati da spiagge incontaminate di finissima sabbia bianca che degradano in un fondale marino costellato di coralli.
Questa zona oltre ad essere un vero paradiso per i subacquei, per la sua barriera corallina lunga 420 km2, vanta anche di numerosi tesori archeologici, con più di 260 galeoni affondati al largo delle sue coste risalenti al XVIII secolo.
Parte del tesoro della provincia è anche il "Morro", un promontorio roccioso sul mare alto 242 metri sul livello del mare, ma anche un insieme di storiche e preziose architetture in stile vittoriano risalenti alla fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
La provincia ha una storia culturale ricca e interessante e un'ampia offerta di ricchezze naturalistiche tali da renderla una destinazione perfetta per gli amanti dell'eco-turismo.
1 commenti
che posto favoloso
RispondiEliminaMrs NoOne
Ti è piaciuto il nostro pranzo?