LAMAZUNA, IL MARCHIO FRANCESE 100% ZERO-SPRECHI SVILUPPA IL MODELLO DI AZIENDA LOW IMPACT E INVENTA L’ECO-LIEU










LAMAZUNA, IL MARCHIO FRANCESE 100% ZERO-SPRECHI
SVILUPPA IL MODELLO DI AZIENDA LOW IMPACT E INVENTA L'ECO-LIEU


L'idea di trasferire l'azienda da Parigi in una zona rurale dove poter realizzare tutti gli ideali di vita e imprenditoriali che aveva in mente, le circolava già nel 2016, quando Laëtitia Van De Walle, fondatrice di Lamazuna, divideva l'ufficio con altri 5 dipendenti. A distanza di soli 3 anni, siamo a quota 40 collaboratori con un piano di sviluppo aziendale che porterà l'intera equipe, nel giro di altri 3 anni, ad un totale di 150: 'non uno di più', commenta Laëtitia stessa nei post della pagina IG aziendale. Perché proprio 150? Perché è stato dimostrato che è il numero massimo di dipendenti in una società che possano ancora interagire tra di loro senza la necessità di organizzazioni gerarchiche strette dei vari comparti.

L'idea di lasciare la città per la campagna nasce, in realtà, da una necessità precisa e non nuova, la stessa che permea da sempre Lamazuna: ridurre al minimo la spazzatura e lo spreco, in parole povere, avvicinarsi allo zero di impatto aziendale sull'ambiente. Mentre è facile controllare questo aspetto nella produzione e nelle dinamiche interne dell'azienda, l'ambiente della 'cucina' con un numero di dipendenti in costante crescita, produce una quantità incontrollata di spazzatura. Per quanto attenti a suddividere i residui della pausa pranzo (organici, carta e anche plastica), già nel 2016 il sogno era quello di eliminare i ticket restaurant e coltivare un proprio orto in permacultura che alimentasse un ristorante aziendale. Questo a Parigi era impensabile. Ecco l'occasione, dopo alcune ricerche, di prendere in affitto una costruzione adatta per trasferire uffici e magazzino di Lamazuna in una zona rurale a sud di Lione, la Drôme, votata già alle colture biologiche, il posto ideale! Con la possibilità di poter acquisire un vasto terreno attiguo dove impiantare, tra l'altro, l'orto. Dopo incontri e diversi mesi di contrattazione, pochi mesi fa l'acquisizione del terreno e il progetto dell'orto 'commestibile' autogestito dai dipendenti stessi, sempre più vicino e reale. Il terreno potrà vedere la nascita della nuova sede Lamazuna, del ristorante, dell'orto che alimenterà le cucine dello stesso, di un giardino e probabilmente di un asilo a disposizione dei dipendenti.







Come nello spirito e nella consuetudine di Lamazuna, il ristorante non sarà una semplice mensa a disposizione dei dipendenti. Così come il negozio-atelier di Parigi dove si svolgono incontri, workshop e corsi sui temi dello stile di vita zero-waste, dell'autoproduzione, del recupero e il riciclo, di cucina vegan, presentazione di libri, così come il van Ulysses che aveva portato nei tour estivi in giro per la Francia e in alcune tappe anche in Italia, questa stessa sensibilizzazione, allo stesso modo il ristorante sarà un luogo dove condividere e sviluppare insieme lo stile di vita a obiettivo zero-waste (in Italia, diremmo, 'a impatto zero').

Il progetto della futura sede Lamazuna è già in avanzato stato di sviluppo. Si tratterà di una struttura auto-sufficiente dal punto di vista energetico, costosa sicuramente nella realizzazione, ma che farà risparmiare sul lungo corso in termini di riscaldamento in inverno e raffreddamento d'estate. Il tetto sarà piantumato, sarà provvisto di pannelli solari da un lato e dipinto in colori che tratteranno il calore o il fresco, a seconda della stagione. Il luogo degli uffici non saranno chiusi da mura, ma bensì da ampie vetrate che daranno la possibilità di spaziare con lo sguardo fuori, sul giardino e le aree verdi intorno, in una struttura in legno ecosostenibile. Per il riscaldamento e il raffreddamento degli stessi sono ancora in atto le valutazioni dei sistemi più economici ed efficaci che seguano sempre il mantra 'la migliore resa possibile al minor impatto possibile'.

Lamazuna sempre di più si attesta come esempio di azienda a impatto-zero che vuole applicare la sua mission non solo nella sua produzione, ma anche nella stessa organizzazione aziendale, non lasciando niente di intentato per realizzare sempre di più e sempre meglio l' 'obiettivo a impatto-zero', quello vero.



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Lamazuna nasce in Francia 9 anni fa e a fronte del suo enorme successo in patria, comincia ad attraversare le frontiere. Attraverso l'e-commerce, un atelier di proprietà nel centro di Parigi e spazi fisici dove è possibile trovare i suoi prodotti, il brand è disponibile in 25 Paesi tra cui Canada, Svizzera, Germania, Portogallo, Spagna, Russia ed Emirati Arabi, compresa l'Italia.

L'impegno Lamazuna per preservare l'ambiente, inoltre, va oltre quello della produzione di linee per la toilette zero-waste. Il marchio francese ha infatti aderito al progetto internazionale di conservazione delle foreste "Pur Projet", di Tristan Lecompte, selezionando la zona dell'Alto Huayabamba in Amazzonia: il 2% delle vendite online Lamazuna alimenterà la cooperativa di agricoltori locali ACOPAGRO che riceveranno alberi da immettere nella zona secondo il sistema agroforestale. A partire dal giorno di primavera del 2013, Lamazuna ha già reso possibile la piantumazione di ben 4500 alberi. L'azienda francese rimane attiva nel sostenere iniziative e attività impegnate nella difesa dell'ambiente e nel sociale: ogni mese devolve 500 ad una associazione individuata da un suo collaboratore, e di recente ha cominciato a sostenere Surfrider Foundation Europe, organizzazione no-profit nata da un gruppo di surfisti in la difesa degli oceani e delle spiagge. L'ultimo eco-bilancio aziendale ha rivelato che, dalla sua fondazione nel 2010 al mese di dicembre 2018, grazie all'acquisto dei prodotti zero-waste Lamazuna, 21.000.000 di rifiuti non sono stati dispersi nell'ambiente. A partire dal mese di luglio del 2018, Lamazuna e i suoi 11 dipendenti si sono trasferiti nel dipartimento de La Drôme, una zona rurale a sud-est della Francia. Altri collaboratori si sono aggiunti nella nuova sede che risponde meglio ai valori fondanti del marchio; rimanendo vicini ai proprio clienti, fornitori e distributori. Altre branchie di attività, ricerca e sviluppo si sono direzionate verso l'abbigliamento, con l'apertura del portale e e-commerce Kabanes che aiuta i marchi etici e sostenibili di abbigliamento e accessori a raggiungere acquirenti consapevoli. Lamazuna ha dimostrato di anno in anno di crescere ininterrottamente, passando dai 16 dipendenti del 2018, ai 30 attuali impiegati, mentre il fatturato nell'ultimo anno è raddoppiato. Prova che il business rispettoso dei lavoratori e attento all'ambiente è vincente anche dal punto di vista del giro di affari.

Sito ufficiale: www.lamazuna.com

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