Ripartiamo dalla Terra: insieme Slow Food e Aidda


Ripartiamo dalla Terra: insieme Slow Food e Aidda

«Sentiamo urgente il bisogno di continuare a promuovere un'economia ecosostenibile che volga lo sguardo alla valorizzazione del territorio»: Presidente Aidda Claudia Torlasco

Ripartiamo dalla terra, l'appello lanciato da Slow Food al Governo italiano affinché si faccia promotore di interventi a favore dell'agricoltura locale, rispettosa dell'ambiente e della salute delle persone, sta raccogliendo un crescendo di adesioni e di consensi a dimostrazione di quanto il tema di una filiera agroalimentare sostenibile e trasparente, a partire dai campi per arrivare fino alle tavole dei ristoranti, sia sentita non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche dai cittadini.

Tra i primi convinti sostenitori dell'iniziativa di Slow Food c'è Aidda (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda), realtà italiana nata con lo specifico obiettivo di valorizzare e sostenere l'imprenditoria al femminile: «Rappresenta circa 800 aziende sul territorio nazionale, di cui il 10% operante nel settore che amiamo definire "l'industria del turismo". Adesso più che mai sentiamo urgente il bisogno di continuare a promuovere un'economia ecosostenibile che volga lo sguardo alla valorizzazione del territorio. È giunto il momento di costruire un'economia di relazioni, che leghi la produttività delle nostre aziende al desiderio di raccontare e sostenere le piccole produzioni locali, custodi della tradizione e dell'identità della nostra splendida terra». In queste parole della Presidente Aidda, Claudia Torlasco, ci sono le ragioni di un'alleanza che si spera vada ben oltre l'appello Ripartiamo dalla terra. Pur partendo da un approccio diverso, Aidda e Slow Food Italia hanno in comune molti valori, primo fra tutti la necessità di ripensare a una nuova visone della produzione e delle relazioni sociali che mettano al centro l'ambiente e l'uomo, dove la solidarietà prevalga sull'egoismo: «Le persone, mai come oggi, hanno bisogno di verità, hanno bisogno di rallentare. Tornare indietro significa rispettarci, rispettare noi stessi, rispettare il territorio» come sottolinea Ornella Laneri, Ad del Four Points by Sheraton Catania Hotel e coordinatrice settore turismo per Aidda.

Per Roberta Capizzi, proprietaria del ristorante Me Cumpari Turiddu di Catania, socia Aidda e membro dell'Alleanza Slow Food dei cuochi «L'appello di Slow Food, che è ancora possibile firmare sul sito dell'associazione, è fondamentale perché mette insieme due temi cruciali per il futuro del nostro paese: la solidarietà sociale e l'economia di relazione da un lato e un grande impegno collettivo per dare valore al territorio e alla sua cultura». Temi cruciali per ripartire con un nuovo passo, perché questa pandemia che ci ha colpito ci insegni qualcosa. Temi che in futuro vedranno impegnati assieme Aidda e Slow Food.

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