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Nescafé Dolce Gusto, porta il bar a casa con il Ginseng in capsula più venduto in Italia:

dolce e delicato per una pausa rigenerante

 

Se stai cercando un'alternativa alla tradizionale pausa caffè, Nescafé® Dolce Gusto® Ginseng è la risposta perfetta per un momento di relax e benessere. Lasciati conquistare da questa bevanda unica, realizzata dalla selezione delle migliori varietà di Ginseng provenienti dalla Corea, sapientemente unite con il caffè Robusta e la dolcezza del latte.

Sempre più italiani scelgono il Ginseng per questo rappresenta circa il 3% delle consumazioni totali nel mondo bar[1]. Nescafé® Dolce Gusto® offre l'esperienza del bar a casa per questo il ginseng è parte fondamentale della sua offerta e sta vivendo una crescita esponenziale, con un incremento del 17%, a testimonianza della sua crescente popolarità.


Ad oggi, infatti, i consumatori lo riconoscono come il migliore sul mercato rendendolo il ginseng in capsula più venduto in Italia. Questo straordinario successo è il risultato di un gusto dolce e delicato, che offre un momento di piacere e una pausa rigenerante nella frenesia della giornata.


Per i veri intenditori gli esperti consigliano l'utilizzo di un bicchiere in vetro a Y per favorire una migliore dispersione del calore ed esaltare gli aromi, rendendo ogni sorso un'esperienza sensoriale unica.

Ginseng Nescafé® Dolce Gusto®: il segreto per una pausa dolce e rigenerante! Scoprilo nei migliori supermercati e sul sito www.dolce-gusto.it, disponibile in confezioni da 16 capsule, al prezzo di 5,79€.

 

 

Le feste si avvicinano, e con esse la voglia di condividere momenti speciali attorno alla tavola, tra sapori autentici e preparazioni che raccontano convivialità e passione. Pescanova, da sempre sinonimo di qualità, innovazione e amore per il mare, propone un menu natalizio completo dedicato a chi desidera portare in tavola piatti di pesce raffinati ma facili da preparare, perfettamente in linea con le più recenti tendenze di consumo orientate a benessere, equilibrio e home cooking.

Dal baccalà al gambero, ogni portata del menu celebra il mare come protagonista delle feste, con ricette, che combinano tradizione e innovazione. Grazie ai prodotti Pescanova, preparare piatti gourmet diventa semplice e accessibile anche per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare alla qualità e al gusto.

Pescanova invita così le famiglie italiane a riscoprire il piacere di cucinare insieme, scegliendo ingredienti sani e genuini che trasformano ogni ricetta in un momento di benessere e convivialità.

Il risultato è un menu completo, ideale per celebrare le feste con eleganza e creatività:

ENTRÉE SFIZIOSA

Vol-au-vent con crema di baccalà ed erba cipollina

Un'entrée raffinato che conquista con la morbidezza della crema di Filetti di Baccalà Pescanova e la freschezza dell'erba cipollina.

Consiglio dello chef: essicca e friggi la pelle del baccalà per una decorazione croccante e sorprendente.


Vol-au-vent con crema di baccalà ed erba cipollina

ANTIPASTO

Gambero fritto in pasta kataifi con salsa piccante al peperoncino

Croccante fuori, morbido dentro: i gamberi argentini Pescanova avvolti in un nido di pasta kataifi incontrano una salsa dal gusto deciso, per un antipasto che accende il palato.


Gambero fritto in pasta kataifi con salsa picante al peperoncio

PRIMO PIATTO

Risotto al profumo di limone e timo con code di gamberi

Un risotto profumato e avvolgente che unisce la delicatezza delle Code di Gamberi Pescanova alla freschezza del limone e del timo.


Risotto al profumo di limone e timo con code di gamberi

SECONDO PIATTO

Involtini di baccalà e gambero con bacon e salsa di rucola

Un secondo piatto elegante e gustoso: Filetti di Baccalà e Code di Gambero Argentino Pescanova avvolti da bacon croccante, serviti su una delicata crema di rucola.


Involtini di baccalà e gambero con bacon e salsa di rucola



TREND GENERAZIONALI: LA GEN Z È ALCOL FREE

 

DA WITOR'S ARRIVA IL BOERO ANALCOLICO

 


 

Zero alcol, solo gusto.

 

Secondo il rapporto State of Beverages 2025 Trend  i ragazzi della generazione Z e i Millennials trainano i consumi di bevande a basso tenore alcolico o addirittura priva di alcol: il 60% le preferisce a quelle tradizionali. Sono i "sober curious", ragazzi che intendono restare sobri consumando mocktails in linea con l'idea di uno stile di vita migliore in ogni aspetto, dall'attività fisica a ciò che si mangia o si beve.

 

L'alcol free è oggi un linguaggio contemporaneo che ridefinisce il concetto stesso di esperienza.

 

In questo contesto nasce il Boero Analcolico di Witor's, un prodotto che interpreta i nuovi stili di consumo per una delle praline più iconiche del cioccolato italiano.

Witor's, azienda italiana leader nella produzione di prodotti a base di cioccolato, firma così una versione aggiornata del suo prodotto più rappresentativo: una pralina che conserva tutta l'intensità e l'identità del Boero tradizionale, ma in versione senza alcol, pensata per rispondere alle aspettative di chi sceglie zero senza rinunciare al gusto. Il nuovo Boero Analcolico è una pralina di cioccolato extra-fondente che racchiude una ciliegia intera immersa in un ripieno liquido dal gusto pieno e naturale, dando vita a un equilibrio tra intensità, freschezza e rotondità del sapore. Un'esperienza autentica e appagante, accessibile in ogni occasione, che rende il piacere del Boero realmente per tutti.

 

L'evoluzione del prodotto risponde a un obiettivo chiaro: allargare il pubblico e creare nuove occasioni di consumo, mantenendo intatto il DNA del marchio. Il Boero Analcolico guarda al futuro senza perdere ciò che lo ha reso un'icona negli anni: qualità, carattere e una tradizione riconoscibile al primo assaggio. In un mercato in cui la domanda di prodotti "no alcol" è in forte crescita, Witor's sceglie di rinnovare un classico senza snaturarlo, offrendo un'alternativa inclusiva che intercetta i bisogni delle nuove generazioni e di tutti coloro che cercano esperienze di gusto intense, autentiche e consapevoli.

 

Il Boero Analcolico è disponibile nel pack da 175gr in GDO e sull'e-shop di Witor's https://shop.witors.it/it/ a un costo di euro 4,94.

 

 


IL NATALE TOSCANO NEI SUOI DOLCI:

UN'EREDITÀ VIVA TRA STORIA, CULTURA E TRADIZIONI CHE INCARNA LO SPIRITO DEL RICONOSCIMENTO UNESCO ALLA CUCINA ITALIANA

 

Un viaggio natalizio in cinque ricette manifesto, note e meno note, abbinate a nettari particolari


Toscana Promozione Turistica, attore fondamentale nella promozione e tutela di un patrimonio culturale e valoriale, fatto di saperi, pratiche collettive, narrazioni condivise e comunità

Milano, dicembre 2025 – Il Natale in Toscana non è soltanto un periodo dell'anno: è un linguaggio, fatto  di profumi, gesti antichi, ricette rituali e atmosfere domestiche che danno forma a una delle tradizioni gastronomiche più significative del panorama italiano. Una tradizione che si inserisce pienamente nel contesto del recente riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità UNESCO, testimoniando quanto il cibo sia fattore fondante dell'identità collettiva ed espressione di saperi condivisi, legato a doppio filo al divenire di un'area geografica, dove l'incontro tra terra, acume, necessità e, talvolta, elementi fortuiti diventa identità, eccellenza e meraviglia: un patrimonio non solo culinario, ma sociale e antropologico, che proprio a Natale trova un'occasione privilegiata per essere riscoperto e condiviso.

E la capacità di fare rete tra tutti gli attori del panorama enogastronomico toscano, promossa dalla Regione come valore sociale e occasione di incontro, si fa presidio delle memorie culinarie e delle unicità locali, contribuendo a preservare con generativa vitalità una cucina che affonda le proprie radici nella storia e nella cultura dei differenti territori.

I dolci delle festività natalizie come chiave per incontrare la destinazione

Assaggiare i dolci delle feste (alcuni molto noti come il panforte, altri, come le copate, poco conosciuti e legati a raffinate usanze), visitare i luoghi dove sono nati o cimentarsi nella loro preparazione rappresenta un modo autentico per avvicinarsi alla Toscana: esperienze immersive che consentono di leggere il territorio attraverso il sapore dei suoi prodotti, scoprendo come la gastronomia sia intrecciata senza soluzione di continuità alla storia, alle tradizioni e alle relazioni sociali che hanno plasmato la regione. 

Dalle antiche città medievali alle botteghe storiche, dai monasteri dove queste ricette sono nate ai borghi che ancora le custodiscono, il viaggio gastronomico natalizio diventa un percorso culturale. Un itinerario che riflette perfettamente le ragioni profonde alla base del riconoscimento UNESCO: la cucina come intreccio di vissuti, come patrimonio in costante evoluzione, come testimonianza di luoghi vivi che si tramandano gesti e ingredienti attraverso i secoli. 

5 dolci ricette del Natale toscano e gli abbinamenti ideali: un racconto che attraversa epoche e territori

Ricciarelli

Morbidi, mandorlati, avvolti da una spolverata di zucchero a velo: simbolo autentico del Natale senese. La leggenda li collega ai cavalieri crociati, custodi di spezie e suggestioni d'Oriente. Una vera delizia alcolica da abbinare, ricercata e originale, anche per un regalo potrebbe essere l'Aleatico Passito dell'Elba DOCG, aromatico, con note intense di rosa, frutti rossi canditi e spezie leggere.

Ingredienti: albumi 2, zucchero a velo 200 g + extra, farina di mandorle 200 g, estratto di mandorle amare 1 cucchiaino, estratto di vaniglia 1 cucchiaino, scorza grattugiata di 1 arancia. Preparazione: mescolare gli albumi con zucchero a velo, farina di mandorle, estratto di mandorle amare, scorza d'arancia e vaniglia; lasciare riposare l'impasto una notte in frigorifero. Formare il giorno seguente piccoli ovali spolverati di zucchero a velo e cuocerli a 160°C per circa 18 minuti, fino a ottenere la loro tipica morbidezza.

Panforte

Con radici medievali e menzioni documentate già nel 1205, quando le cronache lo citano come dono destinato alle monache dell'Abbazia di Montecelso, il panforte è un concentrato di miele, spezie, mandorle e frutta candita. La versione Margherita, dell'Ottocento, più delicata, con meno spezie e una copertura di zucchero a velo, creata in onore della Regina d'Italia, ne ha consacrato la fama. Per la versione scura, un bicchierino perfettamente abbinato potrebbe essere l'Elisir di China Calisaia, per il suo profilo amaricante e caldo, prodotto da piccole realtà artigianali. 

Ingredienti: mandorle 350 g, scorza d'arancia candita 150 g, scorza di cedro candita 150 g, farina 150 g, spezie 10 g, miele 150 g, zucchero a velo 150 g, acqua 3 cucchiai. Preparazione: tostare le mandorle e unirle a farina, canditi tritati e spezie; sciogliere miele e zucchero a fuoco dolce per formare uno sciroppo che leghi gli ingredienti. Stendere l'impasto in una tortiera, spolverare di zucchero a velo e cuocere 25–30 minuti, sformando tiepido e rifinendo con una spolverata finale.

Cavallucci

Dolci antichi, speziati, energetici, già noti ai tempi di Lorenzo il Magnifico. Il loro nome pare essere legato all'abitudine dei viaggiatori a cavallo di consumarli nelle osterie di campagna; la ricetta, priva di uova, dona una consistenza unica e un sapore particolare. L'abbinamento ideale è un vino liquoroso: un nettare elegante come il Moscadello di Montalcino.

Ingredienti: farina 650 g, zucchero 350 g, noci sgusciate 200 g, acqua 170 g, canditi 90 g, zucchero a velo 30 g, ammoniaca per dolci 15 g, spezie per cavallucci (cannella, coriandolo, noce moscata, anice) 15 g. Preparazione: preriscaldare il forno a 180°C; spezzettare le noci e unirle a canditi a cubetti, zucchero a velo, spezie e ammoniaca, mescolando con le mani; aggiungere la farina e amalgamare. Sciogliere in un tegame lo zucchero con l'acqua senza farlo caramellare e versare lo sciroppo sugli ingredienti, mescolando con un mestolo di legno. Formare sulla spianatoia infarinata salsicciotti di circa 5 cm di diametro, tagliarli a rondelle, modellare palline ben infarinate e schiacciarle al centro. Disporre i cavallucci su una teglia rivestita di carta da forno, cuocerli per non più di 15 minuti e lasciarli raffreddare completamente. Conservare in contenitori ermetici o scatole di latta.

Copate senesi

Croccanti di miele, noci e anice racchiusi tra sottili ostie: le copate – dall'arabo qubbiat, "mandorlato" – raffinate, rare, aristocratiche e poco conosciute. Pare venissero preparate per nobili e papi. Un dolce di origine antichissima, dalla particolare forma rotonda e sottile, legato alle pasticcerie più eleganti di Siena. L'abbinamento più armonioso è la Vernaccia di San Gimignano passita, la cui aromaticità e dolcezza non troppo spinta valorizzano la frutta secca delle copate.

Ingredienti: 450 g di miele millefiori, 75 g di zucchero semolato, 50 g di zucchero vanigliato, 200 g di mandorle pelate, 3 uova, ostie da 12 cm, amido di mais q.b., mezzo cucchiaino di semi di anice pestati. Preparazione: tostare le mandorle e tritarle grossolanamente; montare gli albumi a neve morbida; scaldare miele e zucchero per circa mezz'ora fino a ottenere una massa fluida; unire gli albumi e mescolare fino a una consistenza omogenea; aggiungere mandorle, zucchero vanigliato e anice; mantenere il composto caldo; posare una piccola quantità di impasto su un'ostia, chiudere con un'altra e lasciare raffreddare; spolverare con amido di mais prima di conservare.

Befanini

Colorati, fragranti, profumati di agrumi e vaniglia: sono i biscotti dell'Epifania, amatissimi in Lucchesia, Versilia e Mugello, ma noti in tutta la regione, perfetti da preparare in famiglia tra stampini e zuccherini. Dolce simbolo dell'ultima festa natalizia, sono ideali con un tè o una cioccolata calda, ma anche con un Vin Santo del Chianti, di Montepulciano o di Carmignano.

Ingredienti: farina 500 g, zucchero 300 g, burro 200 g, zucchero vanigliato 100 g, uova 5, latte mezzo bicchiere, liquore mezzo bicchiere, scorza di 1 limone, lievito 1 bustina, zuccherini colorati, sale. Preparazione: montare 4 uova con lo zucchero; unire farina, burro morbido, zucchero vanigliato e sale; aggiungere latte, liquore, scorza di limone e lievito; lasciare riposare l'impasto mezz'ora in frigorifero; stendere e ricavare le forme; spennellare con l'ultimo uovo, decorare e cuocere a 180°C per circa 15 minuti.

Il Panforte di Siena e i Ricciarelli hanno ottenuto il riconoscimento della denominazione IGP.

Importante il ruolo di Vetrina Toscana - progetto della regione nato per promuovere l'enogastronomia regionale come espressione della cultura, della tradizione e dell'identità dei territori - nella tutela dei tesori di gusto di tutte le aree toscane, che anche a Natale esprimono identità e cultura.

Cercare i dolci della tradizione nel corso di una vacanza toscana in occasione delle feste, sceglierli per un regalo o provare a riprodurli e servirli con il giusto abbinamento è un ottimo modo per vivere lo spirito gioioso del periodo di Natale. Perché gli incontri con l'autenticità del gusto sono l'ingrediente migliore per rendere ancora più belli gli incontri con le persone care.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti:

www.visittuscany.com



 

DA CHICCO A CHICCO: IL CAFFÈ DIVENTA RISO GRAZIE AL RICICLO.

OLTRE 200 QUINTALI DI RISO CHE NASCE DALLE CAPSULE DI CAFFÈ A BANCO ALIMENTARE DEL LAZIO NEL 2025


Come nasce un chicco di riso da un chicco di caffè? Il progetto di Nespresso che può trasformare il rito quotidiano del caffè in aiuti concreti: ecco come dal riciclo delle capsule nascono nuovi oggetti in alluminio e compost per la coltivazione di riso.


Nel Lazio, circa 250.000 piatti di riso distribuiti da dicembre a chi ne ha più bisogno insieme a Banco Alimentare. In Italia, il progetto raggiunge oltre 8 milioni di piatti donati dal 2011.



Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno. Questa è la storia del progetto di economia circolare "Da Chicco a Chicco" di Nespresso che dal 2011, grazie all'impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio esauste di Nespresso, consente di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule: l'alluminio – capace di rinascere all'infinito - e il caffè esausto – che può continuare a vivere e generare valore. È la storia di un modello di economia circolare dedicato e costruito con cura, in un contesto di riciclo delle capsule di caffè che, ad oggi, le destinerebbe alla raccolta indifferenziata, senza poter recuperare alluminio e caffè. Un progetto che dal 2011, ha portato invece punti di riciclo, una filiera dedicata e nuovi materiali da riutilizzare.


Quest'anno, grazie alla collaborazione tra Nespresso e Banco Alimentare, partner storico del progetto da oltre 14 anni, sono stati donati 225 quintali di riso – equivalenti a circa 250.000 piatti destinati a oltre 4000 organizzazioni benefiche nel solo territorio laziale.

L'impatto del progetto nel Lazio è stato possibile soprattutto grazie all'impegno mostrato nella raccolta delle capsule esauste: da gennaio a ottobre 2025, nella Regione sono state infatti recuperate 116 tonnellate di capsule esauste, attraverso i 12 punti di raccolta presenti sul territorio regionale tra Boutique Nespresso e isole ecologiche partner dell'iniziativa, da cui sono state rigenerate quasi 70 tonnellate di caffè, – trasformate poi in compost – e 6 tonnellate di alluminio, avviate a nuova vita per trasformarsi in altri oggetti.


Risultati che dimostrano come dal riciclo delle capsule di caffè esauste possono nascere nuovi oggetti, compost, riso e aiuti solidali, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Piccoli gesti che possono fare realmente la differenza, grazie ad un progetto nato nel 2011 dalla collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), per offrire la possibilità di riconsegnare le capsule esauste in alluminio nelle isole ecologiche partner dell'iniziativa e presso le Boutique Nespresso, per un totale di oltre 200 punti di raccolta attualmente distribuiti sul territorio nazionale – di cui 12 nel Lazio. Una volta raccolte dai gestori dei servizi ambientali, le capsule vengono poi trattate in un apposito impianto, affinché il caffè e l'alluminio vengano separati e avviati a recupero. L'alluminio, materiale riciclabile infinite volte, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti come penne, biciclette, segnalibri e molto altro. Il caffè esausto, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, fertilizzante naturale che successivamente può essere ceduto a una risaia italiana. Da quel riso – poi riacquistato da Nespresso – nascono milioni di pasti donati e distribuiti attraverso Banco Alimentare e, dal 2024, anche dalle Cucine Mobili e dai Market solidali di Fondazione Progetto Arca.


"Grazie al nostro progetto Da Chicco a Chicco, un gesto semplice come restituire le capsule esauste può generare un impatto concreto sul territorio e sulle persone, sia a livello locale, come anche qui nel Lazio, sia a livello nazionale", ha dichiarato Matteo Di Poce, Specialista in Sostenibilità di Nespresso Italiana. "Un ciclo virtuoso, concreto e misurabile, e un progetto che dimostra chiaramente come economia circolare e solidarietà possano lavorare insieme, trasformando quelli che sono possibili materiali di scarto in risorse preziose per le comunità e per l'ambiente. Un progetto che da oltre 14 anni parla di impegno sul territorio e di supporto concreto alle realtà locali. Ogni anno, la donazione del riso rappresenta per noi un momento importante, di cui siamo estremamente fieri, perché possiamo raggiungere direttamente le persone con un primo aiuto, donando non solo un piatto di riso, ma anche un momento di attenzione e cura".


"Per noi il valore di questa collaborazione va oltre la donazione: significa trasformare un bene essenziale

come il riso, un alimento nutriente, versatile e presente nelle cucine di tutti, in un gesto concreto di vicinanza verso chi sta attraversando un momento difficile." afferma Marco Picciaia, Presidente del Banco Alimentare del Lazio ODV. "Questa fornitura ci permetterà di rafforzare e aumentare il quantitativo di cibo che ogni giorno distribuiamo alle strutture caritative del territorio e alle relative famiglie, offrendo un sostegno più stabile e continuativo nel tempo. Ogni chicco che consegniamo è la prova che nulla va sprecato e che, insieme, possiamo generare un impatto reale nella vita delle persone. Siamo grati a Nespresso per aver scelto di camminare con noi in questo impegno quotidiano."


"Da Chicco a Chicco": i risultati a livello nazionale di un progetto che continua a crescere, unendo responsabilità ambientale e impatto sociale sul territorio


Il contributo del progetto nel Lazio si inserisce in un impegno che coinvolge l'intero Paese. "Da Chicco a Chicco", infatti, continua a crescere, con un impatto sempre più tangibile quantificabile in numeri significativi: dal 2011 oltre 13.500 tonnellate di capsule esauste recuperate, più di 800 tonnellate di alluminio restituite ai circuiti produttivi, quasi 8.000 tonnellate di caffè residuo trasformate in compost e più di 7.700 quintali di riso generati, equivalenti a oltre 8 milioni di piatti distribuiti nella rete capillare dedicata del Paese. Numeri che raccontano l'efficacia di un modello che unisce responsabilità ambientale e impatto sociale.

Sempre a livello nazionale e solo nel 2025, sono stati donati oltre 1.300.000 di piatti di riso, frutto dell'attività coordinata dalle sedi regionali del Banco Alimentare e del lavoro di prossimità di Fondazione Progetto Arca.


"Da Chicco a Chicco" è parte del programma "Nespresso per l'Italia" che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell'ambiente ma anche delle persone e delle comunità. Per conoscere tutti i punti di raccolta per riciclare le capsule di caffè in alluminio e partecipare attivamente al progetto "Da Chicco a Chicco" visitare il sito: https://www.nespresso.com/it/it/storeLocator


Dall'8 gennaio 2026 su Food Network torna SWEET HOME
L'alta pasticceria APEI col Maestro Iginio Massari entra
nelle case degli italiani



Torna SWEET HOME, il programma dedicato al mondo dell'alta pasticceria italiana in onda a partire dall'8 gennaio 2026 ogni giovedì alle 22.00 su Food Network (canale 33 DDT) e disponibile in streaming sulla piattaforma discovery+. Dopo il successo della prima edizione, il format offre un'occasione unica per scoprire il lavoro e la creatività dei grandi maestri pasticceri italiani dell'Associazione APEI (Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana), sotto la guida del Presidente Maestro Iginio Massari.

SWEET HOME è un vero e proprio viaggio attraverso le diverse regioni italiane, grazie alla presenza di 40 Ambasciatori APEI che, nel corso delle puntate, raccontano la propria realtà produttiva e portano in scena l'interpretazione di un dolce della tradizione, rivisitato con tecniche e stili moderni. Ogni episodio è quindi una scoperta delle tradizioni locali, arricchite dal tocco unico di ciascun Maestro pasticcere. Ospiti speciali della seconda stagione: il Maestro Iginio Massari, vero e unico protagonista di alcune puntate, il pasticcere Damiano Carrara, lo Chef Simone Finetti e per dare la gioia dei bambini anche la piccola Aria, star del futuro della televisione, sarà protagonista di alcuni momenti esilaranti.

«La pasticceria in televisione avvicina il grande pubblico ad un mestiere che, per sua natura, unisce tecnica, disciplina e sensibilità – racconta il Maestro Massari -. SWEET HOME è un racconto autentico che trasmette cultura, metodo e lavoro artigianale. Quando la tv riesce a trasmettere i valori dello studio e della continua ricerca, allora diventa uno strumento prezioso, capace di valorizzare le professionalità e, soprattutto, ispirare le nuove generazioni».

La produzione, a cura dell'agenzia In-Nova di Ferrara, è stata concepita per unire tecnica e storytelling, valorizzando la creatività e la passione dei protagonisti. Il programma è scritto da Gianluca Antonelli, con la direzione di produzione di Massimo Giudici e la regia di Michelangelo Ingrosso (Tulpa Studio). Come nella prima edizione, la conduzione è affidata a Irene Colombo.

«Con SWEET HOME riportiamo l'alta pasticceria direttamente nelle case degli italiani, ma in un modo più semplice, intimo e vicino alle persone – spiega Gianluca Antonelli, CEO di In-Nova –. Ogni puntata è un momento di scoperta gastronomica e di percorso dentro il vissuto dei protagonisti. SWEET HOME vuol essere un invito a riscoprire la magia della pasticceria come gesto di affetto, convivialità e bellezza quotidiana».

Info e aggiornamenti su sweethomeitalia.it e sul canale Instagram @sweethome.ita.tv


Dal 14 novembre in libreria
24 ORE Cultura presenta
50 PIZZERIE

DA PROVARE UNA VOLTA NELLA VITA

di MASSIMILIANO TONELLI


Con oltre 200 immagini, box informativi e racconti originali, questo libro è molto più di una guida: è un atlante gastronomico che attraversa l'Italia da Torino a Palermo, selezionando i locali più significativi per qualità, ricerca e unicità.

Dal gourmet chic al locale di quartiere, dalle pizze fusion alle varianti regionali: un viaggio curato da Massimiliano Tonelli, tra storie, impasti e identità locali.

"Il giro d'Italia in 50 pizzerie": un dialogo tra l'autore Massimiliano Tonelli e Luca Cesari, storico della gastronomia, autore e divulgatore.

Dopo 40 pasticcerie storiche da provare una volta nella vita, in libreria dal 24 ottobre, 24 ORE Cultura porta sugli scaffali dal 14 novembre un secondo volume dedicato a itinerari gastronomici da non perdere e pensato per tutti gli appassionati di pizza e di cultura del cibo: 50 pizzerie da provare una volta nella vita, a cura di Massimiliano Tonelli, giornalista e direttore editoriale di
"Cibotoday".

Un libro che racconta l'evoluzione della pizza in Italia attraverso 50 storie uniche, selezionate per la qualità dell'offerta, la ricerca sugli impasti, l'originalità delle proposte e il legame con il territorio. Dalle metropoli ai borghi, dalle pizze gourmet alle tradizioni popolari, il volume è una mappa emozionale e gastronomica che attraversa l'Italia da nord a sud. Ogni pizzeria è raccontata con testi coinvolgenti, immagini suggestive e box informativi che svelano curiosità, aneddoti e pizze da non perdere. Il risultato è una guida raffinata e originale, pensata per chi cerca esperienze autentiche, ingredienti eccellenti e storie da gustare.

"Parlare di ristorazione è sempre un pretesto per parlare d'altro: territorio, economia, antropologia, trasformazioni sociali. Questo libro è anche e soprattutto questo."

– Massimiliano Tonelli

Nel viaggio proposto, si passa dalla sperimentazione radicale di "Sestogusto" a Torino, dove la pizza diventa laboratorio di lievitazioni e abbinamenti sorprendenti, alla tradizione rivisitata di "La Gatta Mangiona" a Roma, vera istituzione per gli amanti della pizza napoletana in stile capitolino. A Milano, la scena è vivace e plurale: tra le tappe imperdibili si trovano "Confine", dove la degustazione in pizzeria si trasforma in esperienza sensoriale, e "Pantera Pizza Rustica", che porta nel cuore della città l'autenticità della pizza al taglio romana. Più a sud, la narrazione si fa ancora più intensa con luoghi come "Pepe in Grani" a Caiazzo, dove Franco Pepe ha elevato la pizza a forma d'arte, e "Concettina ai Tre Santi" nel Rione Sanità di Napoli, dove la tradizione familiare si fonde con l'innovazione sociale. Ogni pizzeria è un mondo a sé, un racconto che parla di territorio, passione e identità.

Un volume che celebra l'eccellenza italiana nel mondo della pizza, offrendo uno sguardo completo e originale su un patrimonio gastronomico in continua evoluzione. Una lettura imprescindibile per appassionati, professionisti e curiosi.

AUTORE
Massimiliano Tonelli è giornalista e curatore, è direttore editoriale di "Cibotoday" e "Artribune". Ha diretto "Exibart" e "Gambero Rosso", e da sempre esplora il rapporto tra cultura, territorio e gastronomia.

DATI:
- Cartonato
- 20 x 29 cm
- 216 pagine
- € 49,00

 

Freddo e vie urinarie: quando l'inverno mette alla prova il benessere femminile


Cistiflux, un alleato che aiuta a mantenere il benessere delle vie urinarie anche durante la stagione fredda


Con l'arrivo dei mesi più freddi, oltre ai classici malanni di stagione, possono comparire anche alcuni fastidi alle vie urinarie, come la cistite. Freddo e umidità, infatti, possono rappresentare un vero e proprio "nemico silenzioso" per la vescica, favorendo situazioni di maggiore sensibilità soprattutto nelle donne, più predisposte per motivi anatomici e ormonali.


Cistiflux, brand di integratori alimentari di Alfasigma dedicato alla funzionalità e al benessere delle vie urinarie, insieme alla Dott.ssa Beatrice La Rosa, ginecologa e sessuologa, fa chiarezza su che cos'è la cistite e su cosa cambia durante la stagione invernale.


"La cistite è un'infiammazione della vescica, nella maggior parte dei casi causata da batteri, come l'Escherichia coli, un microrganismo normalmente presente nell'intestino che può raggiungere la vescica attraverso l'uretra, provocando l'infezione." spiega la dott.ssa Beatrice La Rosa. "I principali sintomi possono includere bruciore o dolore durante la minzione, bisogno frequente di urinare, urine torbide o maleodoranti, dolore al basso ventre e senso generale di malessere. Nei casi più severi possono comparire febbre o sangue nelle urine."


Ma come cambia in inverno?

"L'esposizione prolungata alle basse temperature e lo stress termico influenzano le funzioni del tratto urinario, aumentando la frequenza della minzione e rendendo l'organismo più vulnerabile alle infezioni. Per chi soffre abitualmente di cistite, autunno e inverno sono quindi stagioni particolarmente delicate. Il corpo, per difendersi dalle basse temperature, riduce il flusso sanguigno periferico e aumenta la diuresi: meccanismi di adattamento che, insieme ai repentini sbalzi termici, possono alterare il naturale equilibrio dell'apparato uro-genitale." conclude la dott.ssa Beatrice La Rosa.

A questi fattori si sommano alcune abitudini tipiche del periodo invernale, come l'uso di indumenti sintetici o poco traspiranti, la minore assunzione di liquidi e la permanenza prolungata in ambienti chiusi, che possono creare le condizioni ideali per la proliferazione batterica e rendere le vie urinarie più sensibili.

Nel periodo delle festività, inoltre, l'alimentazione solitamente tende a essere più ricca di zuccheri semplici, dolci, alcol, carni rosse e formaggi. Questi alimenti, se consumati in eccesso, possono influire negativamente sul benessere generale della persona e alterare l'equilibrio del microbiota, riducendo le difese naturali contro i batteri. Inoltre, zuccheri e alcol possono modificare il pH delle urine, creando un ambiente più favorevole alla proliferazione batterica. Se a questo si aggiunge una minore idratazione tipica dei mesi freddi, il rischio di cistite può aumentare.

La prevenzione comincia dal benessere quotidiano

Cistiflux suggerisce alcune buone abitudini quotidiane per favorire il benessere delle vie urinarie:

  • Mantenersi sempre al caldo; soprattutto durante le attività all'aperto o gli sport invernali, scegliendo capi termici e traspiranti adatti alle condizioni climatiche;

  • Evitare l'umidità: oltre a vestirsi caldi per proteggersi dal freddo, è importante non eccedere con gli strati per evitare sudorazione eccessiva, che può favorire la cistite;

  • Indossare biancheria intima di cotone: materiale che non trattiene l'umidità quando sudi e può ridurre la proliferazione di batteri nella zona inguinale;

  • Non dimenticare di bere: anche se durante l'inverno la sensazione di sete diminuisce, è importante mantenere una buona idratazione;

  • Curare l'igiene intima con prodotti delicati ed evitare detergenti aggressivi o spray profumati.


I fastidi alle vie urinarie sono comuni anche in inverno: adottare buone abitudini quotidiane e prendersi cura del proprio benessere naturale è fondamentale. Per rispondere a questa esigenza, è nata la linea Cistiflux e Cistiflux Plus, pensata per accompagnare il benessere urinario ogni giorno, integratori alimentari a base di ingredienti di origine naturale, come il mirtillo rosso So.My ad alto titolo di proantocianidine di tipo A e, nella versione Plus, da D-mannosio. Prodotti senza glutine né lattosio, adatti anche in gravidanza e allattamento. Una linea interamente prodotta in Italia e pensata per offrire rimedi differenziati a seconda delle esigenze, con l'obiettivo di supportare il benessere quotidiano delle vie urinarie.


Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina https://www.cistiflux.it/


Alfasigma

Alfasigma è un'azienda farmaceutica globale fondata oltre 75 anni fa in Italia, dove ha sede (a Bologna e Milano). Il Gruppo opera in oltre 100 mercati in Europa, Nord e Sud America, Asia e Africa. Ha uffici in molti Paesi, tra cui Italia, Stati Uniti, Spagna, Germania, Messico e Cina; siti produttivi in Italia (Pomezia, RM; Alanno, PE; Sermoneta, LT; Trezzano Rosa, MI), in Spagna (Tortosa, Baix Ebre) e negli Stati Uniti (Shreveport, Louisiana) e laboratori di Ricerca & Sviluppo in Italia (Pomezia e Bergamo). In Alfasigma lavorano circa 4.000 persone impegnate in ricerca&sviluppo, produzione e distribuzione di farmaci, che contribuiscono alla sua mission di migliorare la salute e la qualità della vita di pazienti, caregiver e personale sanitario. L'azienda si concentra su tre aree terapeutiche principali: Gastroenterologia, Vascolare e Reumatologia. Il suo portfolio spazia dalle specialità da prescrizione, ai farmaci per le malattie rare ai prodotti di automedicazione inclusa la nutraceutica.


GIOVANI, GEMELLE E CHEF: ALLA GUIDA DELLA CUCINA DI DA'MARE ARRIVANO LE SORELLE BRUNI

Le due chef Benedetta e Carlotta Bruni, alle redini del ristorante di via Sicilia a Roma, inaugurano un nuovo menu dedicato al ciclo naturale del mare
 

Da'Mare apre una nuova stagione gastronomica presentando le sue nuove executive chef, Benedetta e Carlotta Bruni, giovani gemelle romane classe 2001, chiamate a guidare il rinnovamento del ristorante di Via Sicilia. Con percorsi diversi ma complementari, le due sorelle rappresentano la nuova generazione della cucina di mare del ristorante Da'Mare -  situato vicino via Veneto a Roma - in un ambiente curato e informale al tempo stesso, pensato per far vivere il mare senza ostentazioni. Qui ogni dettaglio è studiato per offrire un'esperienza capace di coniugare qualità e ricercatezza con familiarità e comfort, rendendo ogni momento indimenticabile.
 
Le gemelle Bruni in cucina: due visioni complementari, un'unica direzione
Benedetta Bruni porta con sé un'esperienza maturata nei principali ristoranti specializzati in pesce della Capitale. Da Pierluigi ha assimilato rigore, tecnica e sensibilità nella gestione del prodotto fresco. Le tappe da Dal Bolognese, Baccano e Pipero a Villa Domizia hanno consolidato un approccio puntuale alle cotture e agli equilibri di gusto. È lei che si occupa della preparazione dei secondi e dei dolci.
 
Carlotta Bruni arriva da un percorso più strutturato e tecnico, iniziato con la specializzazione nelle lavorazioni delle carni presso Reserva e consolidato nel ruolo di sous chef da Numa al Circo. Qui ha approfondito organizzazione, gestione di brigata e controllo dei flussi di lavoro. A lei spetta la creazione dei primi e il cestino del pane.
 
L'incontro delle loro competenze definisce una cucina precisa e immediata, essenziale ma articolata nei sapori: una sintesi che diventa la nuova firma di Da'Mare.
 
Un concept che celebra l'autenticità del mare
Proporre una cucina di mare che rispetta i cicli naturali del Mediterraneo e che privilegia il pescato locale e di stagione è la filosofia che si cela dietro ogni proposta di Da'Mare. I piatti sono un omaggio alla freschezza del mare, con un menu che varia quotidianamente in base alla disponibilità del pescato. Per la materia prima nessun compromesso: niente pesce allevato o congelato, solo ciò che il mare offre, selezionato ogni mattina con cura.
 
Il pesce arriva direttamente dalla famiglia Purificato di Formia, pescatori da oltre un secolo. Un rapporto diretto che permette al ristorante di proporre piatti che cambiano quotidianamente, seguendo ciò che il mare rende disponibile. La proposta ittica si completa con una selezione, in rotazione, di ostriche scelte da piccoli produttori di Francia e Irlanda. Accanto alle varietà di ostriche più classiche e note al grande pubblico, il locale propone una selezione pregiata e rara, offrendo così ai clienti l'opportunità di scoprire sapori inediti e di grande ricercatezza.
 
Il nuovo menu: stagionalità e ricordi di famiglia
Alla maniera dell'onda che cambia al mutare del vento e delle correnti, la struttura stessa del menu è pensata per adattarsi in modo flessibile a ciò che il mare mette a disposizione, valorizzando al massimo la freschezza e l'identità delle materie prime, ma anche la stagionalità del pescato.
 
Porto di partenza di questo percorso sono i ricordi d'infanzia, dei piatti semplici, mai banali, esaltati dai prodotti dell'orto che cambiano con le stagioni, frutto delle ricette della nonna, espressioni di segreti e sapori di famiglia. «Siamo cresciute con la nonna che viveva in campagna e le verdure di stagione non mancavano mai a tavola» raccontano le chef, spiegando come questo approccio abbia plasmato una proposta che unisce il meglio del pescato quotidiano a una ricca presenza di vegetali in menu.
 
Ad aprire l'offerta gli antipasti freddi "il mare e le sue espressioni" tra cui spiccano i crudi: "Lavoriamo ombrina, ricciola, tonno. Naturalmente i crudi possono subire variazioni a seconda di quello che il mare offre» dichiara Carlotta. Così in menu trova spazio la tartare di pesce bianco, pomodoro concassè, origano e olio al basilico, con il termine  generico "pesce bianco" si vuole proprio evidenziare come ogni giorno l'offerta ittica cambia in base alla disponibilità del momento. Da gustare anche il carpaccio di ricciola con pomodoro confit e balsamico e il sashimi di ombrina con gazpacho e polvere di olive.

Passando "dal mare al fuoco" troviamo il calamaro al latte di cocco, curry, ceci, friggitelli e lime, il salmone marinato e scottato con mayo alle erbe e limone candito e la catalana di gamberoni con pomodorini, patate, cipolla di Tropea, basilico e rughetta.

I primi piatti accompagnano il cliente in un percorso avvolgente, da non perdere la Linguina DA'MARE, preparata con pesce di scoglio, capperi, pomodoro ciliegino e olive, e il risotto ai crostacei servito con il suo crudo. Solleticano il palato i tubetti aglio, olio, cozze e broccoli.

Grande personalità anche nei secondi: "Il nostro tataki di tonno lo serviamo con i funghi finferli ripassati in padella e una sfera di zucca in oliocottura" spiega Benedetta. E ancora il trancio di ricciola con crema di broccoletti, primo sale e olive completano una proposta che mette al centro materia prima e precisione. Naturalmente è presente in menu il pescato del giorno al sale, alla griglia, al forno, al guazzetto o alla mugnaia.

A chiudere il percorso c'è il dolce: tarte tatin di mele e cannella con crema inglese e gelato allo zabaione, una rievocazione familiare,  pensata come un finale caldo e aromatico. Sono una esplosione di dolcezza le Bombette Da'Mare con fiordilatte, crumble di cacao e crema inglese al cioccolato.
Menzione speciale anche per il pane, interamente fatto in casa, che accompagna l'esperienza con un cestino che raccoglie panino al latte, pane ai semi, pane carasau tostato con sale e rosmarino, grissini e focaccia.

La direzione: una visione internazionale al servizio dell'esperienza
A guidare il nuovo corso è Marco Lazzaroni, formatosi tra Londra e Amsterdam. Dall'esperienza al Corrigan's Mayfair, dove ha attraversato tutti i ruoli di sala fino al coordinamento degli eventi privati, alla direzione creativa di Bellezza ad Amsterdam – premiato Best New Dining Experience agli Entree Awards 2021–2022 – Lazzaroni porta a Roma un approccio internazionale fatto di precisione, ritmo e grande attenzione al dettaglio.
 
A lui è affidata anche la carta dei vini, che combina etichette iconiche a selezioni di produttori emergenti, tra cui spicca la cantina sarda Siddura, espressione di un nuovo modo di intendere la viticoltura isolana.
 
Il locale: un nuovo modo di vivere il mare a Roma
Da'Mare si trova in Via Sicilia, a pochi passi da Via Veneto, e accoglie gli ospiti in un'atmosfera dall'anima scanzonata che coniuga cura e informalità. Con 50 coperti tra interno ed esterno, e un Oyster Bar centrale che cattura lo sguardo, il ristorante propone un design in cui il calore mediterraneo incrocia i dettagli contemporanei: materiali naturali, linee morbide, un'estetica rilassata, ma mai casuale. In questo ambiente pensato per far vivere il mare senza ostentazioni, accoglienza, eleganza e spontaneità trovano il loro equilibrio perfetto.

 
ORARI
Lunedì: 18.30-01.00
Dal martedì alla domenica: 12.00-15.00, 18.30-01.00
 
Crediti foto: Matteo Lippera
 
Contatti
Da'Mare
Via Sicilia, 47 - 00187 Roma
+39 06 5575 012
info@damareroma.it
www.damare.it
Facebook: Da'mare Roma
Instagram: damare_roma



ASSOCIAZIONE ESPERTI DEGUSTATORI BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA D.O.P.

È della studentessa Viola Paonessa il disegno che rappresenterà il 21° Palio della Ghirlandina, premio dedicato alle produzioni di "Balsamico" della tradizione familiare

Presentato anche un calendario con le creazioni più originali degli studenti dell'Istituto d'arte Venturi; consegnati i nuovi diplomi per conduttori di acetaie. "Così teniamo viva la tradizione tra i giovani e gli appassionati che intendono produrre oro nero di qualità" dichiara Mario Gambigliani Zoccoli, presidente dell'Associazione


È di Viola Paonessa, studentessa diciassettenne della 4°C del Liceo Artistico Venturi di Modena, il disegno che sarà riprodotto sul manifesto del 21° Palio della Ghirlandina, premio dedicato alle produzioni di "Balsamico" della tradizione familiare. Grazie alla sua creatività e capacità di trasformare un'idea in un'immagine dal profondo valore evocativo, Viola ha realizzato un'opera moderna, che rompe con la tradizione riuscendo a cristallizzare in modo plastico l'anima di un prodotto la cui storia centenaria è sempre uguale a se stessa.

Il disegno che si è aggiudicato il primo premio riproduce al centro l'inconfondibile bottiglietta disegnata da Giugiaro, ma al suo interno non c'è l'oro nero di Modena, bensì la sagoma della dea greca dell'agricoltura Demetra. L'opera è completata da tre gocce che rappresentano i sensi che gli Esperti Degustatori di Aceto utilizzano per valutare la qualità dell'aceto balsamico: vista, olfatto e gusto. Viola, la studentessa vincitrice, evocando l'opera Comedian di Maurizio Cattellan – la banana attaccata alla parete con un pezzo di nastro adesivo ha sottolineato: "Ho poi aggiunto un pezzo di scotch che fissa al muro la bottiglietta. In questo caso mentre il frutto va progressivamente a marcire il passare del tempo permette di migliorare la qualità del nostro prodotto modenese". "La scelta di uno stile contemporaneo, in contrasto con la storia tradizionale dell'aceto, può ricondurre il progetto a un'idea di caos, elemento richiesto allineandosi al  tema del prossimo "Festival Filosofia" conclude l'autrice.

 

ll manifesto premiato rappresenterà, per l'intero 2026, il 21° Palio della Ghirlandina, ambito premio dedicato alle produzioni di "Balsamico" della tradizione familiare. La consegna del riconoscimento, come da tradizione, è avvenuta in occasione del pranzo degli auguri ospitato dal Ristorante Europa 92. Durante il pranzo conviviale, organizzato dall'Associazione Esperti Degustatori sono stati consegnati anche i diplomi alle persone, quest'anno ben trentacinque, che hanno partecipato con successo al corso per conduttori di acetaie.

"È un appuntamento dall'elevato valore simbolico perché trovano un'efficace sintesi due attività per noi molto importanti. Da un lato la collaborazione con il mondo dei giovani e della scuola, che rappresenta una straordinaria occasione di scambio. Gli studenti, a cui ogni anno viene dato un tema da sviluppare - che come negli anni scorsi riprende il tema del Festival Filosofia "IL CAOS"- affiancati dai loro insegnanti, imparano a conoscere un prodotto unico del territorio, e sono chiamati a tradurre in proposte grafiche accattivanti le loro idee. Inoltre nella stessa occasione consegniamo i diplomi a coloro che hanno frequentato con profitto il Corso per conduttori di acetaie. In questo caso si assicura che il passaggio delle conoscenze necessarie per dare un futuro di grande qualità al Balsamico della tradizione familiare avvenga nel migliore dei modi, miscelando passione e competenza. Ogni anno è anche per noi una piacevole scoperta perché s'incontrano persone con aspettative diverse. Si va da chi intende proseguire la tradizione iniziata dai genitori o dai nonni, a chi desidera avviare una nuova batteria, a coloro che per ora si accontentano di acquisire conoscenze più approfondite sul prodotto più caratteristico della nostra offerta enogastronomica" ha sottolineato il presidente dell'Associazione Esperti Degustatori Mario Gambigliani Zoccoli.

 

"Per noi insegnanti e per i nostri ragazzi progetti come quello proposto dagli Esperti Degustatori è un'opportunità di crescita e di confronto dalla doppia valenza. Consente ai ragazzi di lavorare su proposte concrete avendo un vero e proprio committente, inoltre offre anche ai più giovani la possibilità di scoprire un prodotto unico che identifica il nostro territorio" ha aggiunto il professor Andrea Tedeschi del Liceo Artistico Venturi che ha coordinato il progetto di collaborazione.

 



 

IL NATALE SI BRINDA CON GUSTO E LEGGEREZZA: I COCKTAIL FIRMATI SANTÀL FRUITZ! PORTANO LA MAGIA DELLE FESTE NEL BICCHIERE

 

Le luci si accendono, l'atmosfera si scalda e il desiderio di stupire cresce: il Natale è il momento perfetto per regalare emozioni, anche attraverso un brindisi.

 

Santàl, marca leader nel mercato delle bevande a base frutta e parte del Gruppo Lactalis, presenta una proposta che unisce eleganza, creatività e naturalità: i cocktail realizzati con Santàl Fruitz!, la linea di analcolici leggermente frizzanti alla frutta che trasforma ogni sorso in un'esperienza festosa.

 

Santàl Fruitz! è pensata per chi cerca gusto e leggerezza senza compromessi: ingredienti 100% di origine naturale, senza zuccheri aggiunti, dolcificanti, coloranti né conservanti. Una scelta ideale per tutta la famiglia e perfetta per chi preferisce evitare l'alcol senza rinunciare al piacere di un drink speciale.


Santàl Fruitz è disponibile in tre gusti: Arancia rossa Mix, Pompelmo Mix e Pesca Mix.

 

La sua versatilità lo rende perfetto in ogni occasione: da gustare in purezza per un brindisi leggero e naturale, oppure da mixare per creare cocktail alcolici che esaltano le note fruttate di Santàl Fruitz! e aggiungono un twist sorprendente alle feste.

 

Per le feste, Santàl propone tre cocktail iconici rivisitati con un tocco di freschezza: ORANGE BLOSSOM, HARVEY WALLBANGER e una versione Virgin delll'iconico NEGRONI con Santàl Fruitz! Arancia Rossa Mix.

 

ORANGE BLOSSOM con Santàl Fruitz! Arancia Rossa Mix

 

Un cocktail elegante e floreale, nato negli anni Venti come variante dello Screwdriver e reso celebre negli anni Settanta. Il suo nome richiama non solo l'arancia rossa, ma anche la delicatezza del fiore d'arancio, simbolo di freschezza e armonia. Un profumo dolce e floreale che si sposa alla perfezione con l'atmosfera magica delle feste. La sua storia affascinante ci riporta agli anni Venti del Novecento, negli Stati Uniti, durante il Proibizionismo: un'epoca in cui i cocktail erano un'arte segreta.

 

Questo cocktail nasce dal mix di tre ingredienti: il gin, che dona una base secca e raffinata, il succo di limone, con il suo tocco agrumato e vivace, e il succo d'arancia, protagonista del nome.  Per le feste, questo drink diventa perfetto: il mix di vodka, succo d'arancia e note speziate richiama i sapori caldi e profumati del Natale.

 

Con Santàl Fruitz Arancia Rossa Mix questo cocktail diventa ancora più intenso e festivo, perfetto per celebrare il Natale con un tocco di classe e tradizione. Da servire con una fetta d'arancia decorata con chiodi di garofano o un bastoncino di cannella per un tocco scenografico e festivo.

 

HARVEY WALLBANGER con Santàl Fruitz! Arancia Rossa Mix

 

Un drink dal fascino vintage che scalda l'atmosfera sotto le luci dell'albero. La sua ricetta è semplice ma scenografica: vodka come base alcolica, succo d'arancia fresco che ricorda i colori delle decorazioni natalizie, e un liquore dorato dal profumo di vaniglia, anice e spezie – aromi che richiamano il calore delle feste. Il risultato? Un equilibrio perfetto tra la dolcezza fruttata e la nota calda e speziata che galleggia in superficie creando un effetto a strati, proprio come i livelli di un panettone farcito.

 

Per rendere il tutto ancora più speciale, Santàl Fruitz! Arancia Rossa Mix, dal gusto fresco e vibrante, ideale per dare un tocco di colore e allegria al vostro brindisi natalizio.

 

Qui puoi trovare tutti i dettagli per prepararlo: Harvey Wallbanger: il cocktail iconico e retrò | Parmalat

 

Santàl Fruitz!  È la scelta che mette d'accordo tutti. Anche i cocktail più iconici si trasformano in versioni analcoliche raffinate, perfette per brindare insieme e adatte a tutti.

 

VIRGIN NEGRONI con Santàl Fruitz Arancia Rossa Mix


Un cocktail iconico che si veste di nuova eleganza per le feste. Nato agli inizi del Novecento, il Negroni è da sempre sinonimo di carattere e raffinatezza. La sua storia attraversa i salotti italiani e le atmosfere cosmopolite, portando con sé il fascino di un drink senza tempo.


Nella versione analcolica, il Virgin Negroni conserva tutto il suo spirito, sostituendo gli ingredienti originali con note naturali e sorprendenti: Santàl Fruitz Arancia Rossa Mix, con il suo gusto intenso e vibrante, prende il posto del vermouth e regala una dolcezza fruttata che esalta il carattere del cocktail; il succo di melograno richiama la profondità del bitter, mentre la tonica aggiunge la freschezza tipica del gin. Per le feste, questo drink diventa perfetto: il rosso brillante richiama le decorazioni natalizie e la guarnizione con arancia, chicchi di melograno e un rametto di rosmarino lo trasforma in un brindisi scenografico e festivo.

Con Santàl Fruitz Arancia Rossa Mix, il Virgin Negroni è la scelta ideale per celebrare il Natale con gusto, creatività e un tocco di tradizione.

 

Con Santàl Fruitz! il Natale diventa un'occasione per brindare con gusto, leggerezza e tanta creatività.

Santàl FRUITZ! è disponibile nel canale retail e FSI nel formato cluster da due bottigliette vetro da 200 ml, e nel canale Ho.Re.Ca. nel formato singolo in vetro da 200 ml nei gusti Arancia Rossa Mix. Pompelmo Mix e Pesca Mix. Il prezzo consigliato al pubblico per il cluster è di 2,59 € (no promo).













 
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